Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2018
fine della sovranità monetaria. Così si entrò nella seconda fase, quella dei disavanzi in schiavitù monetaria. Era il febbraio 1981 e il governo decise che da quel mo- mento avrebbe colmato i suoi di- savanzi solo con prestiti ottenuti dalle banche private . A torto o a ragione, i governi che si sussegui- rono negli anni Ottanta decisero di fare spese superiori al gettito fi- scale, molti dicono per colpa della decisione di mandare la gente in pensione troppo presto . E può darsi. Ma complessivamente il de- bito contratto a vantaggio dei cit- tadini fra il 1981 e il 1991 fu di 140 miliardi di euro, una somma che, sommata al debito già esistente nel 1980, darebbe un totale di 254 miliardi. In realtà, nel 1991 non L e turbolenze finanziarie vis- sute dall’Italia a fine maggio, in coincidenza con la forma- zione del nuovo governo, hanno dimostrato quanto sia rile- vante il tema del debito pubblico ai fini politici ed economici. So- prattutto per l’Italia, il paese più indebitato dell’Unione europea. Almeno in termini assoluti. In ter- mini relativi, ossia in rapporto al Pil, il primato tocca alla Grecia che è al 178%, mentre quello italiano è al 132% ( mappa pag. 61 ). Un luogo comune vuole che l’Italia sia indebitata perché pretende di vivere al di sopra delle proprie possibilità, ma i numeri raccon- tano un’altra storia. Se volessimo ricostruire l’evoluzione del nostro debito pubblico, dal dopoguerra ad oggi, noteremmo tre fasi: 64 MC AGOSTO-SETTEMBRE2018 quella dei disavanzi in regime di sovranità monetaria, quella dei di- savanzi in regime di schiavitù mo- netaria e quella degli avanzi an- cora in regime di schiavitù mone- taria. Il divorzio più costoso della storia d’Italia (1981) Il primo periodo, durato fino al 1980, era caratterizzato da spese a vantaggio dei cittadini superiori al gettito fiscale, ma i disavanzi erano coperti in larga misura dalla stampa di nuova moneta da parte della Banca d’Italia . Nel corso de- gli anni Settanta una serie di eventi, fra cui un’inflazione insi- diosa, fece cambiare il vento poli- tico ed uno degli effetti prodotti in Italia fu il così detto divorzio fra stato e Banca d’Italia che segnò la La vera storia del debito italiano Perché siamo indebitati per 2.300 miliardi di euro? Abbiamo vissuto sopra le nostre possibilità? È colpa del sistema pensionistico? L’evasione fiscale e la corruzione quanto pesano? Perché le diseguaglianze continuano ad au- mentare? La pressione fiscale è giusta? E la tanto mitizzata «flat tax» per chi sarà vantaggiosa? Proviamo a dare qualche risposta. E la chiamano economia PRIMA LA CONOSCIAMO, PRIMA LA CAMBIAMO La rubrica di Francesco Gesualdi
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