Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2018
18 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2018 esperienza missionaria e il ri- cordo della tua testimonianza di vita. Durante quella messa, quando una disabile cercava di scambiare il segno di pace rivolgendosi verso di te, tu sei sceso dall’al- tare, non solo per stringerle la mano, ma anche per abbrac- ciarla. Don Tonino, certamente il tuo ge- sto più espressivo, per noi del se- minario Minore di Ugento, è stato in terza media, quando hai ospitato una famiglia sfrattata. È stato come un seme di mille altri semi che hai sparso nel tuo an- dare nel campo del Signore. Come il Buon Pastore Hai parlato spesso della Madonna e di tua madre, due donne che portano lo stesso nome. Ci por- tavi a pregare Gesù all’ombra di Maria, e negli anni in cui ti ho co- nosciuto, tra il 1973 e il 1976, quando frequentavo le scuole medie da seminarista, quasi tutti i giorni pregavamo il rosario in- sieme, a volte anche completo e di solito passeggiando. Ci parlavi poco, invece, di tuo pa- dre Tommaso, maresciallo dei ca- rabinieri, forse per evitare mo- menti di commozione. Lo avevi perso infatti all’età di circa sei anni. Non vivevi però quest’as- senza come un vuoto, essendo tu stesso diventato come un padre per i tuoi due fratelli più giovani e ITALIA Qui a destra : papa Francesco celebra la messa in ricordo di don Tonino Bello a Molfetta, il 20 aprile 2018. Centro : padre Rocco Marra (al centro) ancora giovane con don Tonino e gli amici del seminario. Sotto a destra : ritratto di don Tonino, realizzato da Paul Gi- cuhi, disegnatore kenyano della rivista The Seed . # N ato ad Alessano (Lecce) il 18 marzo 1935 «in una famiglia mo- desta, ma molto amante del Signore», entra ancora ragazzo nel seminario di Ugento. Riceve la sua prima formazione, per poi trasferirsi a Molfetta, presso il seminario regionale pugliese, per la filosofia e quindi a Bologna, a studiare teologia. Ordinato sacerdote l’8 dicembre 1957, rientra in diocesi dove diviene vicerettore e, in seguito, rettore, del seminario di Ugento. Consegue la licenza in teologia presso la Pontificia facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano e il dottorato presso l’università Latera- nense di Roma. Dopo il servizio in seminario viene nominato direttore dell’Ufficio pa- storale, parroco al Sacro Cuore di Ugento e, infine, parroco della par- rocchia della Natività della Beata Vergine Maria di Tricase. V iene eletto vescovo di Molfetta-Giovinazzo-Terlizzi il 10 agosto 1982 e il 30 settembre dello stesso anno di Ruvo di Puglia. Dopo pochi mesi si schiera con gli operai delle Acciaierie Fer- riere di Giovinazzo, partecipando allo sciopero che gli operai hanno intrapreso contro la chiusura dello stabilimento. Nel 1985 è nominato presidente della sezione italiana di Pax Christi. In questa veste fonda il mensile «Mosaico di Pace». Nel dicembre 1992 promuove e partecipa alla marcia della pace a Sarajevo, per chiedere la fine della guerra nella ex Jugoslavia. A perta la sua casa agli ultimi, impegnato sul fronte della giusti- zia con chi è nel bisogno, don Tonino spinge la sua attenzione verso i più poveri ed emarginati di questa nostra società, i tos- sicodipendenti. Dota la diocesi di un piano pastorale dal titolo sugge- stivo: «Insieme alla sequela di Cristo sul passo degli ultimi» e in cui traccia le linee guida della sua azione di pastore. Attento ai fenomeni culturali e sociali del momento, dialoga con tutte le persone, annun- ciando con franchezza e senza sconti il Vangelo. Dopo una lunga malattia muore a Molfetta, il 20 aprile 1993, rim- pianto dal popolo degli umili e dei costruttori di pace. Nel 2007 la Congregazione per la causa dei santi ne ha avviato il pro- cesso di beatificazione. Il 20 aprile 2018, nel 25° anniversario della sua morte, papa France- sco si è recato alla sua tomba e ha celebrato una messa in suo ri- cordo. (tratto da Amico , aprile 2003) Biografia essenziale Chi era don Tonino © Luigi Mauramati
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