Missioni Consolata - Luglio 2018
LUGLIO 2018 MC 65 provata con maggioranza qualifi- cata di due terzi del Parlamento, ndr ), in ossequio al Fiscal com- pact , che ha introdotto l’obbligo di pareggio di bilancio a significare che lo stato ha rinunciato a qual- siasi ruolo di orientamento dell’e- conomia. E naturalmente disponi- bilità a controlli preventivi da parte della Commissione europea che ha il diritto di verificare i pro- grammi di bilancio prima di man- darli all’approvazione del parla- mento italiano. E se, per caso, vi trova dei numeri fuori posto ha il diritto di imporre dei correttivi. Da quando l’Unione europea ha assunto il ruolo di gendarme dei conti pubblici, il percorso che porta all’approvazione dei bilanci nazionali si è fatto lungo e com- plesso. Volendo, la procedura inizia a Bruxelles piuttosto che nelle varie il gendarme dei conti pubblici Come richiesto da Draghi e Tri- chet, il compito di Mario Monti era di «ristabilire la fiducia degli investitori» che, tradotto, signifi- cava due cose. La prima: dimo- strare che la priorità dell’Italia è servire l’interesse dei creditori. La seconda: dimostrare che la fede dell’Italia è nel mercato. Di qui le operazioni che Monti e i governi successivi compirono: inaspri- menti fiscali per garantire mag- giori entrate allo stato, taglio alle spese per garantire un avanzo quanto più ampio possibile da de- stinare agli interessi, privatizza- zioni per trasferire al mercato quante più attività possibili, riforme del lavoro per accrescere il potere delle imprese. Il tutto sug- gellato dalla modifica dell’articolo 81 della Costituzione (legge costi- tuzionale 20 aprile 2012 n. 1, ap- 27 MARZO 2018 Lettera alla Grecia • Consiglio direttivo del «Meccanismo europeo di stabilità» (Esm, European StabilityMecha- nism, noto come «Fondo salva-stati»). • Oggi il Consiglio di amministrazione del Mec- canismo europeo di stabilità (Mes) ha appro- vato la quarta tranche di 6,7miliardi di euro di assistenza finanziaria del Mes per la Gre- cia. Questa decisione segue il completamento da parte del governo greco di tutte le azioni precedenti e la successiva approvazione del Memorandumd’intesa (...). La tranche sarà utilizzata per il servizio del debito, la liquida- zione degli arretrati domestici e per la costi- tuzione di una riserva di liquidità. • L’amministratore delegato dell’Mes Klaus Regling ha dichiarato: «La decisione odierna del Consiglio di amministrazione del Mes ri- conosce il duro lavoro svolto dal governo greco e dal popolo greco nel completare una vasta serie di riforme. Questi includono im- portanti azioni nel campo della privatizza- zione, raccolta di entrate pubbliche, politica fiscale e risoluzione di prestiti in sofferenza. La quarta e ultima revisione del programma è già iniziata e sono fiducioso che la Grecia sia sulla buona strada per uscire con successo dal programma dell’Esmnell'agosto 2018, a condizione che le restanti riforme siano at- tuate dal governo greco ». M ITTENTE I NCIPIT C ONCLUSIONI • Debito sovrano | Bce | Troika | Riforme • MC R capitali europee secondo un cro- noprogramma scandito in cinque tempi: 1) G ennaio - marzo : gli or- gani dell’Unione europea analiz- zano la situazione di ciascun paese della zona euro e formu- lano indicazioni di programma per ciascuno di essi. 2) a prile - luGlio : sulla base delle indicazione rice- vute da Bruxelles, ogni governo elabora un programma finanziario di medio periodo, corrispondente almeno a un triennio. In Italia il documento, denominato «Docu- mento di economia e finanza» (Def), deve essere approvato dal Parlamento entro il 10 aprile e su- bito inviato a Bruxelles per un giu- dizio di merito. L’Unione europea si prende tre mesi di tempo per esaminarlo e formulare le proprie raccomandazioni. 3) S ettembre : tramite un apposito documento denominato «Nota di aggiorna- mento al Def», il governo italiano recepisce le raccomandazioni dell’Unione europea e le sotto- pone all’approvazione del parla- mento. 4) o ttobre : il governo ela- bora due documenti distinti: il primo, denominato «Documento programmatico di bilancio», de- scrive le spese previste per l’anno a venire e come saranno coperte; il secondo, denominato «Legge di bilancio», definisce nel dettaglio tutte le misure da assumere per raggiungere gli obiettivi previsti. Il primo documento è mandato a Bruxelles per un parere rapido. 5) n ovembre - dicembre : il parlamento discute e approva il «Documento programmatico di bilancio» e la «Legge di bilancio». al servizio di pochi Visto il potere delegato agli organi di controllo europeo, rimane diffi- cile definire i nostri parlamenti strutture sovrane. Ma lo scandalo non è la perdita di sovranità a fa- vore di una struttura sovrannazio- nale. Lo scandalo è che la struttura sovrannazionale non ha come fine la costruzione di un’Europa più equa, più solidale, più sostenibile al servizio dei diritti di tutti, ma un’Europa al servizio dei mercati affinché i padroni della finanza possano arricchirsi sempre di più alle spalle di tutti. Francesco Gesualdi
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