Missioni Consolata - Luglio 2018

22 MC LUGLIO2018 banche commerciali a moltipli- care i mutui concessi in modo da moltiplicare le cartolarizzazioni. Una volta esaurite le famiglie be- nestanti, vennero convinte ad in- debitarsi quelle più povere, di certo incapaci di restituire il mu- tuo. Ma questo dettaglio fu ta- ciuto e, all’insaputa di tutti, la macchina delle cartolarizzazioni continuò a piazzare richieste di fi- nanziamento basate su garanzie fasulle. E, al colmo dell’inganno, le agenzie di rating (Mody’s, Standard and Poor’s, Fitch), quelle che danno voti sulla soli- dità dei certificati finanziari, asse- rirono che le garanzie c’erano, ed erano altissime. Purtroppo per noi, anche le banche europee avevano investito montagne di soldi in questo genere di prodotti che risultarono carta straccia quando si seppe che le garanzie erano fornite da famiglie ameri- cane che vivevano di stenti. In- ganno, opacità e complessità de- gli accordi contrattuali sono alla base della truffa subita addirit- tura da parte di prestigiosi istituti bancari. Contro questa finanza: alcune proposte Per evitare il ripetersi di una si- mile situazione pagata da tutti, la «Congregazione per la dottrina della fede» fa varie proposte, fra cui più trasparenza, creazione di comitati etici all’interno degli isti- tuti bancari, meccanismi di mag- gior controllo sulle cartolarizza- zioni, la creazione di organi di cer- tificazione pubblica, l’esclusione dal mercato di operazioni gestite da entità finanziarie non control- labili perché domiciliate nei para- disi fiscali. E per venire a ciò che possiamo compiere come individui, il docu- mento Oeconomicae et pecunia- riae questiones ci ricorda di non sottovalutare lo spazio di scelta che abbiamo non solo nell’ambito del consumo, ma anche del ri- sparmio, in modo da fare cre- scere le esperienze di finanza al servizio della persona come «il credito cooperativo, il microcre- dito, così come il credito pubblico a servizio delle famiglie, delle im- prese, delle comunità locali e il credito di aiuto ai paesi in via di sviluppo». Francesco Gesualdi* VATICANO * F RANCESCO G ESUALDI , fondatore del «Centro Nuovo Modello di Sviluppo», cura per MC la rubrica E la chiamano economia . Una puntata della stessa si trova a pagina 63 di questo numero. Le puntate precedenti sono scaricabili dal sito della rivista. Sopra : il palazzo della borsa valori a Wall Street, New York. A sinistra : la sede di Londra della Fitch, una delle principali agenzie di rating. # © Gideon Benari © Chris Fane 22. Un grande aiuto, allo scopo di evitare crisi sistemiche, sarebbe delineare una chiara definizione e separazione , per gli in- termediatori bancari di credito, dell’am- bito dell’attività di gestione del credito or- dinario e del risparmio da quello destinato all’investimento e al mero business. Tutto ciò allo scopo di evitare il più possibile si- tuazioni di instabilità finanziaria. ” “

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