Missioni Consolata - Luglio 2018

TANZANIA 18 MC LUGLIO 2018 sempre stato un riferimento cen- trale. Da suor Mina a suor Leotta- via, da padre Franco a padre Fran- cesco Bernardi e padre Giacomo Mazzotti. In filo rosso che ha gui- dato il Gomni nelle sue tre decadi di esistenza. Anche se non vuole diventare Ong, il Gruppo Irene (come viene definito famigliarmente) collabora con enti, onlus e Ong. Talvolta ri- ceve finanziamenti, altre volte, al contrario, si impegna a cercare materiali e fondi necessari per un progetto, finanziando attività di un altro ente. Ma sempre «senza far rumore». In questo modo, con aiuti puntuali, Gomni è interve- nuto anche in Kenya, Romania, Brasile ed Haiti. Un centro per suor Irene Nel 2016 nasce un progetto inte- grato con la parrocchia di Mkiu, 80 km a Sud Ovest di Njombe. Il pro- getto prevede una prima fase, quella attuale, nei settori agricol- tura e artigianato. Si tratta di creare le condizioni affinché i gio- vani possano formarsi in diversi ambiti: agricoltura, allevamento, falegnameria, carpenteria, taglio e cucito, informatica. Ovvero realiz- zare infrastrutture, iniziare attività che generino reddito e fare forma- zione. Pino ci ricorda che: «Noi pensiamo che le persone debbano saper la- vorare, ma anche saper gestire il lavoro, in modo che dia loro red- dito. E poi saper gestire questo reddito». Concetti molto concreti, ma non facili da realizzare. In ogni caso molto pertinenti per la situa- zione che vivono i giovani nella diocesi di Njombe. E così in questo villaggio di 4.000 persone più altrettante nei villaggi del circondario facenti parte della parrocchia, nello splendido scena- rio dei monti Livingston, immerso in una natura mozzafiato, il Gruppo Irene ha iniziato una serie di attività: un allevamento di vac- che, maiali, polli, bacini di piscicol- tura, apicoltura, riforestazione, la- boratorio di falegnameria e co- struzioni metalliche. Il progetto a Mkiu è centrato at- tualmente sulla figura di padre In- nocente Ngaillo, detto padre Inox, diocesano. Padre Inox ha passato alcuni mesi in Italia nel 2016 per motivi di salute, ed è nata questa idea con il Gomni, subito chia- mata: «Centro agricolo - artigia- nale Irene Stefani». «Abbiamo parlato con il vescovo, mons. Alfred Leonhard Maluma e ci ha garantito che padre Inox po- trà restare a Mkiu per il tempo ne- cessario a formare alcune persone locali alla gestione di quest’opera. Non ha senso realizzare grandi opere se poi non c’è nessuno che possa gestirle. Il nostro obiettivo è proprio far crescere le persone». Ma come si finanzia un gruppo che fa carità? «Di carità, ovvero di donazioni di amici, persone, aziende, associazioni che vengono a conoscere i nostri progetti con il passaparola. È sempre stato così. Abbiamo dei tempi lunghi ma por- tiamo a compimento i nostri pro- grammi. E non abbiamo vincoli ne obblighi, se non con il nostro sta- tuto, i nostri principi e la nostra coscienza». Nell’arco di questi 32 anni molte sono state le persone che hanno condiviso un percorso, anche lungo, con il Gomni. Poi magari hanno lasciato, o sono andati a creare altre realtà. Dietro al front man Pino Lupo c’è sempre stata sua moglie Maria, «organizzava dietro le quinte, ma è pure stata spirito e motore pro- pulsivo del gruppo». Maria è tor- nata alla casa del Padre nel 2006, ma Pino ha continuato a sentirla al suo fianco e a lottare insieme a lei per questo sogno: una condivi- sione e uno scambio, che deve es- sere alla pari, con l’Africa e gli afri- cani. «Quelle lettere mensili di suor Idelma, che ci portavano i suoi problemi di missione in casa, sono diventate la nostra vita». Marco Bello Qui : Pino Lupo al lavoro con il vescovo di Njombe, mons. Alfred Maluma. # P ER CONTATTARE IL GRUPPO • brontolo1943@gmail.com • mariofeltrin52@gmail.com • telefono: 011.3111440

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