Missioni Consolata - Luglio 2018
LUGLIO 2018 MC 13 accoglienza. Sebbene sia sempre stato rispettato l’accordo di coo- perazione Italia-Francia che per- mette alle rispettive forze di poli- zia di svolgere controlli coordinati su migranti nelle zone di fron- tiera, il 30 marzo si è rischiato di mettere in discussione le relazioni diplomatiche tra i due stati per omissione di comunicazione alla polizia italiana dell’operazione ge- stita dai militari francesi sul no- stro territorio nazionale. Il fatto ha evidenziato la tensione che ne- gli ultimi mesi si è generato alla frontiera franco-italiana in alte valle di Susa. «Le relazioni diplo- matiche tra i paesi di frontiera sono rimaste ottime - commenta a due mesi dall’accaduto France- sco Avato sindaco di Bardonec- chia -. I fatti del 30 marzo non hanno inciso negativamente sul- l’operatività del nostro lavoro, anzi siamo riusciti a concordare che la polizia francese non possa più trasportare alla nostra sta- zione i migranti, di cui ora si oc- cupa la polizia italiana. I fatti hanno permesso comunque di portare in agenda internazionale ed europea la situazione migrato- ria sulla nostra frontiera». Invasioni francesi Per tutto l’inverno, i migranti re- spinti alla frontiera di Claviere, o al traforo del Frejus, sono stati trasportati dalla Gendarmerie di fronte al ricovero di Bardonec- chia, secondo una prassi dei mili- tari francesi non concordata con la polizia italiana. Prassi che ha portato a un attrito scoppiato il 30 marzo scorso, quando la Gendar- merie ha fatto irruzione nel punto di accoglienza a Bardonecchia, per svolgere gli esami delle urine su un ragazzo nigeriano, fermato sul Tgv in direzione Roma, sospet- tato di essere un consumatore e corriere di droga. L’operazione, che ha portato alla liberazione del ragazzo per mancanza di prove, si è svolta sotto gli occhi dei volon- tari e dei mediatori del punto di MC A Uomini e numeri I flussi di migranti in alta valle di Susa sono altalenanti. A partire da maggio 2018 i numeri si sono ridotti, sia nel ricovero di Bardo- necchia, sia alla stazione di Oulx. «Oggi calcoliamo una media di circa 6 o 7 passaggi al giorno - commenta il sindaco di Oulx Paolo De Marchis -. Tuttavia po- trebbero aumentare con la ria- pertura del Colle della Scala, nel periodo estivo. Su quel versante della montagna è più facile pas- sare inosservati ai controlli». Fino a marzo 2018, nella sala di accoglienza di Bardonecchia tran- sitavano 15 o 20 persone al giorno. Guinea Conakry, Mali, Co- sta d’Avorio, Nigeria e Ghana sono gli stati di provenienza della maggior parte dei migranti, anche se, nei mesi primaverili, sono au- mentate le persone originarie di Iraq, Bangladesh e Pakistan. Seb- bene i numeri della migrazione che si muove su rotte irregolari siano difficili da documentare, i volontari e gli attivisti di «Chez Je- sus», che a marzo 2018 hanno oc- cupato il sottoscala della chiesa di Claviere installando un rifugio per migranti in transito, hanno visto il
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=