Missioni Consolata - Giugno 2018
del nuovo Governo rivoluzionario, presieduto da Fidel Castro, assumendo l’incarico della ri- costruzione economica di Cuba in qualità di direttore del Banco Nacional e di ministro dell’Industria. Con molta titubanza di fronte a un personag- gio così illustre e controverso, iniziamo il no- stro colloquio. Preferisci che ti chiami Ernesto, tuo nome di battesimo, oppure devo usare «Che», l’appella- tivo con cui sei diventato famoso? Ormai mi conoscono tutti come il «Che». Pertanto, anche per me è più congeniale rispondere a questo soprannome, piuttosto che ad altri, nome personale compreso. Allora Che, parlaci un poco della tua infanzia e della tua famiglia. Mio papà, uomo retto e tutto di un pezzo, era com- pletamente preso dal suo lavoro che lo teneva pa- recchio tempo occupato fuori casa, lontano dalla fa- miglia. Il suo atteggiamento mi spianò la strada af- Ernesto «Che» Guevara de la Serna nasce a Rosario, città situata sul fiume Paraná in Ar- gentina, il 14 giugno 1928, da una famiglia della media borghesia latinoamericana. Il sopran- nome «Che» gli viene dato negli anni trascorsi a Cuba per la sua abitudine, tipica di tutti gli abitanti nati su quel fiume e in modo partico- lare di quelli della baia del Rio de la Plata dove c’è Buenos Aires in Argentina e Montevideo in Uruguay, di parlare intercalando l’espressione «che» (pron. cé), paragonabile al nostro dif- fuso «cioè» o al tipico «né» piemontese. Il padre, Ernesto Rafael Guevara Lynch, è un ingegnere civile, mentre la madre, Celia de la Serna, è una donna intelligente e colta, grande lettrice, appassionata soprattutto alla lettera- tura francese. Poiché il piccolo è sofferente d’asma, i genitori, su consiglio dei medici, si trasferiscono nei pressi di Cordoba, dove c’è un clima più mite, più adatto alla sua salute. Dopo gli studi liceali, si iscrive alla facoltà di Medicina di Buenos Aires, dove nel frattempo la sua famiglia si è trasferita. Durante il pe- riodo universitario, con l’amico Alberto Gra- nado compie un lungo viaggio con la moto (da lui orgogliosamente chiamata «la Poderosa») in diversi paesi dell’America Latina. Nel 1953 si laurea e due anni dopo sposa la peruviana Hilda Gadea. Nel 1955 mentre si trova in Messico incontra una persona decisiva per il suo futuro: Fidel Castro. Dopo una notte passata a discutere animatamente della situazione sociopolitica del subcontinente latinoamericano, Castro gli propone di unirsi a lui per liberare Cuba dal dittatore Fulgencio Batista. Guevara accetta e nel novembre del 1956 organizza con Fidel e altri compagni uno sbarco a Cuba, dove negli scontri con l’esercito di Batista si rivela un co- raggioso combattente e un abile stratega. Nell’impenetrabile Sierra Maestra, grazie alla sua sapiente tattica di guerriglia, Guevara si guadagna sul campo i galloni di «Coman- dante». Nel 1959 una volta liberata l’isola ca- raibica dal regime di Batista, entra a far parte 35. Ernesto Che Guevara più mito che mai 4 chiacchiere con « i Perdenti» di Mario Bandera 72 MC GIUGNO2018 © Alberto Diaz Gutierrez Korda
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