Missioni Consolata - Giugno 2018
24 MC GIUGNO2018 BRASILE La strategia Un golpe tira l’altro Dietro gli attuali avvenimenti politici ci sono le trame del complesso imprenditoriale- finanziario-mediatico. L’esplicita lettura di due prestigiose istituzioni della Chiesa cattolica brasiliana: il Consiglio indigenista (Cimi) e la Pastorale della terra (Cpt). Sopra : due delle decine di copertine che le riviste brasiliane hanno pubblicato contro Lula. A destra : il senatore e probabile can- didato presidenziale Jair Bolsonaro, fa- moso per le sue posizioni di ultradestra. # È la strategia «dei grandi conglomerati im- presariali, del capitale nazionale e inter- nazionale, che cercano di dare continuità al processo neocolonialista di rapina dei diritti del popolo brasiliano e dei beni naturali del nostro paese». Non ha usato termini edulcorati il comunicato del Consiglio indigenistamissionario (Cimi) per commentare l’arresto di Lula. Il Cimi accusa parte del sistema giudiziario di es- sersi piegato agli interessi privati delle élite na- scondendosi dietro uno «pseudo di- scorso anticorruzione». L’organismo della Chiesa cattolica brasiliana parla di violenza politica, nonché di persecu- zione, criminalizzazione e repressione verso i leader e i movimenti di resi- stenza. Egualmente netta, anche se con qualche puntualizzazione, è stata la difesa della Commissione pastorale della terra (Cpt). Questa ha ri- cordato di avere criti- cato i governi Lula so- prattutto per le sue politiche agrarie, agri- cole e ambientali. Tut- tavia, è innegabile che quei governi avessero ridotto le disegua- glianze sociali attra- verso politiche di redi- stribuzione del reddito e di inclusione sociale. Identicamente al Cimi anche la Cpt individua chiaramente i colpe- voli, interessati a impedire il ritorno di Lula con ogni mezzo possibile, com- presa «una falsa e ipocrita lotta alla corruzione sistemica» che - guarda caso - dimentica i leader di altri par- titi, colpevoli di note attività criminali. «Mettendo da parte gli interessi popo- lari, ciò che questo complesso imprenditoriale-fi- nanziario-mediatico fa, con l’appoggio militare ve- lato o esplicito, è nutrire - strategicamente - l’odio, l’intolleranza e il pregiudizio, espressioni del fasci- smo sociale, in cui solo l’individuo vale con i suoi interessi privati, non più la società e la condivi- sione collettiva di beni comuni e pubblici. L’avan- zata della violenza impunita nelle campagne e nelle città è la sua faccia più crudele». A nche dopo la sua carcera- zione Lula, pur penalizzato nei numeri, ha continuato a guidare i sondaggi elettorali per le presidenziali di ottobre 2018: tutti i suoi possibili avversari - tra cui l’in- domita Marina Silva e gli ultracon- servatori Aécio Neves e Jair Bolso- naro - sono nettamente distanziati. Ma si tratta di esercizi teorici dato che, stando così le cose, molto diffi- cilmente Lula potrà candidarsi. Paolo Moiola
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