Missioni Consolata - Giugno 2018
L’EX PRESIDENTE LULA È IN CARCERE Brasile, una democrazia alla deriva I n questi ultimi mesi il sistema dei media - le televisioni Globo, Sbt, Record, Band e le riviste come Veja, Epoca o Isto é - ha costruito e dato in pasto al popolo brasiliano il caso Lula. At- torno a lui ha tessuto una trama gigantesca che in realtà ha pro- dotto l’effetto contrario a quello sperato: l’ex presidente ha visto aumentare la propria popolarità e le intenzioni di voto in suo favore per le elezioni previste a ottobre 2018. Per capire bene la situa- BRASILE di GIANFRANCO GRAZIOLA MC A La conferma del complotto sta nel fatto che alla presidente de- stituita lo stesso potere giudizia- rio, attraverso l’azione del presi- dente della suprema corte Ri- cardo Lewandowski, non ha can- cellato né i diritti civili né quelli politici, tanto che Dilma Rousseff è candidata al senato per lo stato di Mina Gerais, un tempo roc- caforte del senatore Aécio Neves, candidato sconfitto alle elezioni presidenziali del 2014 dalla stessa Rousseff. zione, occorre partire dal 2016 con il colpo di stato orchestrato dal parlamento brasiliano (con la connivenza del potere giudizia- rio), che ha destituito la presi- dente Dilma (del PT, lo stesso par- tito di Lula, ndr) democratica- mente eletta per sostituirla con Michel Temer, un fantoccio gra- dito e approvato dal mercato eco- nomico e capace di restituire il gi- gante brasiliano al controllo del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale. Un paese che esautora una presidente - Dilma Rousseff - per sostituirla con Michel Temer, inviso ai più e coinvolto in gravi scandali. Un paese dove una giovane politica - Marielle Franco - è assassinata dalla polizia. Un paese dove un prete - padre José Amaro - è arrestato per ordine dei latifondisti. Un paese dove un ex presidente, in testa a tutti i sondaggi per le elezioni di ottobre 2018, è condannato a 12 anni senza prove. Un paese siffatto è una democrazia alla deriva. © Cris Faga / NurPhoto, AFP
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