Missioni Consolata - Giugno 2018

GRECIA 18 MC GIUGNO2018 cura ogni giorno del nonno: la coda per il cibo, tre volte al giorno, può durare anche due ore. È solo per quello che suo nipote si allontana, per il resto è sempre con suo nonno. L’unica famiglia che gli è rimasta. Una nuova lingua Khder ha 60 anni e sta imparando una nuova lingua. Le prime parole che mi dice sono queste: coperta, freddo. Non «ciao, come stai? come ti chiami? quanti anni hai?». E a seguire: malato, scarpe. Perché qui, a Moria, a nessuno importa di come ti chiami, da dove vieni, da cosa scappi. A Mo- ria conta l’essenziale, a quello si deve badare e devi saperlo chie- dere o potrebbe non arrivare mai. Khder è il più anziano di una fami- glia «allargata»: in tutto, divisi in tre tende canadesi, ci sono dodici persone. Rahema sua moglie, la loro bambina di nove anni, Bahar, la sorella più grande, Barham. E poi ancora Jasm, Kherea, Sema, Soma, Adonea, Aland, Mhabad e Kazm. Sono curdi, vengono dal Kurdistan iracheno. Kazm, per la sua patria, ha com- battuto: era un peshmerga, e la battaglia gli è costata quasi una gamba. Ha poco più di quaranta anni e per muoversi deve soste- nersi con un bastone. Zoppica vi- stosamente: anche lui, come il «nonno» afghano, è un caso vul- nerabile. E poi ci sono i bambini, la più grande ha nove anni, la più piccola poco più di uno. Nessuno di loro parla inglese, ed è per que- sto che passiamo un pomeriggio e una sera raggomitolati in una delle tende, a cercare di insegnare Sopra : la cena di Natale condivisa. All’in- terno della tenda l’autrice ha consumato pollo e peperoni. Si cucina su fuochi im- provvisati e spesso si usa come combusti- bile la plastica. Qui sopra : Bahar ha nove anni. Arriva dal Kurdistan iracheno con la sua famiglia. E sente il peso del viaggio. Qui a fianco : il nonno ha 70 anni. È un caso vulnerabile ma vive in una piccola tenda canadese. A destra : lavaggio dei panni. Le donne sono costrette a utilizzare più volte la stessa acqua. #

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