Missioni Consolata - Maggio 2018
Con il battesimo, il Paraclito (lo Spirito santo) alberga nel cuore dei cristiani, «affinché rimanga con loro» (Gv 14,16), continui a istruirli e comprendano il mi- stero di Cristo (Gv 14,26). SPIRITUALITÀMISSIONARIA Una vera spiritualità missiona- ria, a nostro giudizio, deve avere un’impronta cristologica, perché Cristo e il suo Vangelo sono l’oggetto della proclama- zione dell’apostolo. Dagli scritti del Nuovo Testamento risulta chiaramente che gli inviati non hanno un messaggio loro pro- prio da portare, e che, per que- sto, non possono farsi maestri di nulla. Non si dà proclama- zione e instaurazione del Re- gno se non nelle parole, azioni e nella Persona del Cristo. Il missionario è chiamato ad ac- cogliere in sé la totalità dell’e- vento Cristo e a verificare quanto esso sia radicato in lui. Diventare «uno con Cristo» in un processo di osmosi totale conduce il missionaio ad affer- mare con Paolo: «Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me» (Gal 2,20). L’affermazione di Paolo è, a dir poco, sorprendente, e farà forse sobbalzare i cultori della psicologia, preoccupati di sal- vaguardare la personalità indi- viduale. Noi riteniamo che pro- prio qui risiede l’elemento for- male fondamentale della spiri- tualità del missionario: una to- tale e incondizionata assimila- zione a Cristo, vissuta nella fede, cioè nella fiducia spassio- nata in Lui (Gal 2,20b). Viene qui in mente la reazione di Pie- tro che, sommessamente, fa notare a Gesù che non si pesca di giorno, ma che subito ag- giunge: «Ma sulla tua parola getterò le reti» (Lc 5,6). Il missionario deve esprimere una perenne tensione verso il Cristo per assimilare i suoi va- lori, principi e verità, addirittura la sua personalità. Una volta che la vita di Cristo è penetrata nei tessuti più intimi del missio- nario, allora egli è capace di «essere per» il Regno, di do- narsi per esso e farsi «tutto a tutti» (1Cor 9, 19. 23). COME I CATECUMENI Una tale oblatività (disponibilità assoluta) si esprimerà in termini di amore totale e perseverante, di dedizione agli altri e di capa- cità di sopportare i disagi che sorgono a causa del Vangelo e, dunque, di Cristo (2 Cor 10-13). Tutte le energie e facoltà del missionario saranno spese senza tregua affinché Cristo sia radicato nel cuore di ognuno. Egli deve poter dire con Paolo: «Se annuncio il Vangelo, non è per una gloria, è una necessità che m’incombe; guai a me se non annunciassi il Vangelo» (1Cor 9,16). L’urgenza dell’annuncio spin- gerà il missionario a realizzare sempre di più un’unità inscindi- bile sia con il messaggio che porta che con i destinatari di esso, fino al dono della vita: «Noi volevamo dare non solo il Vangelo di Dio, ma anche la vita, perché ci eravate diventati cari» (1 Tess 2,8). Il messaggio e gli stessi desti- natari costituiscono gli ele- menti fondamentali per la spiri- tualità missionaria. Questa deve costantemente oscillare tra questi due poli: da una parte l’immersione nelle sor- genti della Parola, che è Cristo (identificazione tra Vangelo e Cristo: Mc 1,1; Rm 15,19; 1Cor 9,12; 2Cor 2,12; 9,13; 10,14; Gal 1,7; Fil 1,27; 1Tess 3,2), e dall’altra l’oblatività senza ri- serve per i destinatari della Pa- rola stessa. Nella sua vita il missionario che è allenato a tenere in armonia la tensione tra questi due poli, diventerà una cristofania: tra- sparenza e irradiazione del Vangelo. Chiamato a compren- dere la natura del Vangelo e, dunque, di Cristo per speri- mentare «quale [ne] sia l’am- piezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità» (Ef 3,18), e per «conoscere le insondabili ric- chezze di Cristo» (Ef 3,9), il mis- sionario vive il mistero di Cristo «inviato» (Redemptoris Missio, 88) diventando capace di far nascere comunità che, a loro volta, diventano centri luminosi di testimonianza. Per un’efficace azione missiona- ria è necessario modellare con- tinuamente la propria vita su quella di Cristo e riacquistare l’entusiasmo e la gioia della prima comunità cristiana. In una parola riacquistare l’entusiasmo dei catecumeni della prima co- munità cristiana che aspetta- vano ansiosamente la notte di Pasqua per essere immersi nelle acque rigeneratrici del battesimo. Antonio Magnante ( continua ) AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT MAGGIO2018 amico 75 © Af.MC_foto di Benedetto Bellesi, 2010 / il volontario Lazzarino tra i Pigmei del Congo RD
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