Missioni Consolata - Maggio 2018
un’economia di mercato aperta e in libera concorrenza». Accettare che il rapporto fra le imprese sia regolato solo dalla concorrenza, è come decretare la morte di quelle più deboli. E quando si adotta la stessa mo- neta senza alcun tipo di salva- guardia, le imprese dei paesi più deboli rischiano grosso perché adottare una moneta unica è come aprire le gabbie dello zoo: le bestie più grosse possono en- trare con maggiore facilità nelle gabbie delle bestie più deboli e prendersi il loro cibo. Fuori di me- tafora, con una moneta unica, le imprese più solide possono sot- trarre mercato alle imprese più deboli con maggiore facilità, per- ché possono fare prezzi più bassi. Esattamente come è successo in Europa dove le imprese del Nord Europa, tecnologicamente più avanzate, hanno potuto pene- trare con più facilità in tutto il mercato europeo, mettendo in seria difficoltà le imprese meno efficienti del Sud Europa com- prese quelle italiane. Un disagio che si è fatto ancora più acuto con la crisi scoppiata nel 2008, fino a suscitare una vera e pro- pria avversione verso l’euro. Avversione raccolta dal partito della Lega, che in nome della di- fesa di tutto ciò che è italiano ha riscosso molti consensi alle ele- zioni politiche del 4 marzo 2018. Uscire dall’euro? In nome delle difficoltà create alle imprese nazionali, molti pro- pongono addirittura di uscire dall’euro, in modo da recuperare la possibilità di svalutare e riu- scire, per quella via, a colmare lo svantaggio competitivo esistente sul piano tecnologico. Questa tuttavia è solo una parte del dibattito possibile sull’euro. La discussione va inevitabilmente integrata con tutta la partita le- gata al tema del debito pubblico . Un aspetto che sicuramente in- troduce altri elementi di compli- cazione, ma che forse può per- metterci di trovare soluzioni che ci facciano evitare il rischio di vo- ler cambiare tutto affinché niente cambi. Francesco Gesualdi rio privato, ma anche dai compiti assegnati alla Bce. Se esaminiamo i compiti assegnati alla Federal Reserv (Fed), la Banca centrale statunitense, notiamo che al primo posto c’è il perseguimento della piena occupazione («to pro- mote maximum employment»). In Europa, invece, l’unico compito assegnato alla Banca centrale è la stabilità dei prezzi, ossia il mante- nimento del valore dell’euro. Nella prossima puntata di questa rubrica, vedremo come tale scelta abbia avuto effetti profondi sulla gestione del debito pubblico e quindi sulle condizioni sociali dei paesi europei. Ma in- tanto conviene riflettere su un’al- tra scelta effettuata dall’Unione europea: quella di «agire in conformità con il principio di E la chiamano economia 60 MC MAGGIO 2018 stituzione nuova di zecca, la Banca centrale europea (Bce), di fatto una società per azioni, i cui azionisti sono le banche centrali di tutti i paesi aderenti all’Unione europea ( scheda ). Ma non si capi- sce la vera natura della Banca centrale europea, se non si pre- cisa che le banche centrali nazio- nali altro non sono che strutture possedute dalle banche private. La Banca d’Italia , ad esempio, è posseduta da 124 azionisti, quasi tutti istituti bancari e fondazioni bancarie, su cui spicca Intesa San- paolo e UniCredit ( scheda ). Diversità tra Bce e Fed Il carattere neoliberista dell’U- nione europea, emerge non solo dalla decisione di affidare il go- verno dell’euro al sistema banca- D AL 1893 La Banca d’Italia • Agosto 1893. • Al 17 febbraio 2018, sono 124, in gran parte banche (Intesa Sanpaolo e UniCredit su tutte) e fondazioni bancarie, e poi assicu- razioni (Generali, RealeMutua, ecc.), isti- tuti pubblici (Inps, Inail), casse di previ- denza. • L’Assemblea dei partecipanti, il Consiglio superiore, il Direttorio, il Collegio sinda- cale, il Governatore, il Direttore generale e i tre Vice direttori generali. • Ignazio Visco, dal novembre 2011. • Concorre alle decisioni della politica monetaria unica nell’area dell’euro ; - gestisce le riserve valutarie proprie; ge- stisce, inoltre, una quota-parte di quelle della Bce per conto di quest’ultima; - è responsabile della produzione delle banconote in euro, in base alla quota definita nell’ambito del sistema dell’euro; - espleta servizi per conto dello stato quale gestore dei compiti di tesoreria, per gli incassi e pagamenti del settore pubblico, nel comparto del debito pub- blico, nell'attività di contrasto dell'usura; - è l’autorità nazionale competente nel- l’ambito del meccanismo di vigilanza unico sulle banche. A NNO DI NASCITA A ZIONISTI O RGANI G OVERNATORE C OMPITI © LaPresse - Alessandro Ghirelli
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