Missioni Consolata - Maggio 2018

MAGGIO 2018 MC 59 La gestione privatizzata La logica della gestione privata concepisce il denaro come una merce da vendere per trarre pro- fitto. Per cui la produzione di mo- neta è gestita dal sistema banca- rio con criteri opposti a quelli dello stato. Primo: ha interesse a mantenere la penuria di moneta, piuttosto che l’abbondanza, per- ché è nella scarsità che si possono imporre tassi di interesse più alti. Secondo: immette nuova liquidità a pagamento perché il principale canale che usa per aggiungere denaro al sistema è quello del credito su cui pretende un tasso di interesse. E poiché il sistema bancario è capace di emettere moneta dal niente, le banche go- dono del privilegio (assurdo) di poter incamerare ricchezza reale in cambio di un servizio virtuale di cui non hanno alcun merito. Una forma di arricchimento che non si può definire latrocinio solo perché è parassitismo legalizzato. Su pressione delle forze liberiste che ormai dominavano la scena politica in tutta Europa, Jacques Delors non prese neanche in con- siderazione l’ipotesi della ge- stione pubblica dell’euro ed ela- borò una proposta di gestione da parte del sistema bancario pri- vato che poi diventò la base per la trattativa finale. In capo a qual- che mese venne raggiunto un ac- cordo definitivo, subito inserito nel trattato di riforma dell’U- nione europea che venne firmato a Maastricht, Olanda, il 7 feb- braio 1992. Con i suoi 252 articoli, 17 proto- colli e 31 dichiarazioni, il Trattato definisce il nuovo assetto organiz- zativo dell’Unione europea e le condizioni che gli stati debbono rispettare per esservi ammessi. Varie parti sono dedicate all’im- pianto organizzativo della mo- neta unica e fin dai primi passaggi si percepisce la volontà di tenerla completamente fuori dalla sfera d’influenza del potere politico. Per cominciare la moneta na- scente è affidata alle cure di un’i- MC R • Mercati | Finanza | Profitto | Unione europea • In alto : l’italiano Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea (Bce) ; il suo incarico scadrà nel 2019. # D AL 1998 La Banca centrale europea A NNO DI NASCITA A ZIONISTI O RGANI P RESIDENTE O BIETTIVI E FUNZIONI • Giugno 1998. • Il capitale della Bce, che ammonta a 10.825.007.069,61 euro, è sottoscritto dalle banche centrali nazionali (Bcn) di tutti gli stati membri dell’Ue. Tra i principali azionisti ci sono la Bun- desbank, la Banque de France e la Banca d’Italia. • Gli organi decisionali sono il Comitato esecutivo, il Consiglio direttivo e il Con- siglio generale. Il primo è costituito dal presidente e dal vicepresidente della Bce e da quattromembri, nominati dal Consiglio europeo. • Mario Draghi, dal novembre 2011 (inca- rico di 8 anni non rinnovabile). • «L’obiettivo principale [...] è il manteni- mento della stabilità dei prezzi». La Bce assolve anche compiti di vigilanza pru- denziale sugli enti creditizi degli stati membri. Per i paesi che hanno adottato l’euro (19 su 28), la Bce assolve le seguenti fun- zioni: - definire e attuare la politicamonetaria per l’area dell’euro; - svolgere le operazioni sui cambi; - detenere e gestire le riserve ufficiali dei paesi dell’area dell’euro (gestione di por- tafoglio); - promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento. © European Central Bank (25/01/2018)

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