Missioni Consolata - Maggio 2018

MAGGIO2018 MC 47 D È l’unico sacerdote cattolico a Mogadiscio. Un prete in un mondo musulmano. Non è un parroco e neppure un religioso. È il cappellano del contingente militare ita- liano di Eutm , la missione di formazione e adde- stramento delle forze armate somale. Padre Ste- fano Tollu non è però estraneo all’Africa. Per anni ha servito come salesiano in Angola e Kenya. Oggi la sua missione è, forse, più difficile di quella svolta un tempo: offrire assistenza spirituale ai militari e al personale delle organizzazioni internazionali in un contesto particolare come quello somalo. Un ambiente complesso nel quale ha avuto occasione di incontrare anche il leader della piccola comu- nità cristiana locale che vive nascosta. Missionario con le stellette La strada di padre Tollu dall’Angola alla Somalia non è stata facile né lineare. È lui stesso a raccon- tarla: «Nasco come salesiano di don Bosco e, dopo gli studi di filosofia, ho vissuto undici anni in An- gola e Kenya dove mi sono formato teologica- mente e pastoralmente. Nel 2015, al mio ritorno in Italia, ho preso la scelta sofferta di non continuare a servire il Signore nei salesiani. È emersa la pos- sibilità di svolgere il servizio presso l’Ordinariato militare. Ho accettato. Nel 1991-92 avevo svolto il servizio militare di leva negli alpini. Quello è stato un momento fondante della mia personalità e della mia spiritualità. Allo stesso tempo, ho sem- pre avuto amici nelle forze armate. Come capel- lano lavoro tra professionisti, spesso messi alla prova da situazioni complesse, alle quali rispon- dono con sacrificio e dedizione, non sempre rico- nosciute». Non porta armi, non ha una preparazione mili- tare. Il suo è un servizio spirituale. «L’esperienza missionaria mi ha aiutato molto - continua -, poi- ché mi ha dato la capacità dell’ascolto e della tem- peranza, ma anche la propensione all’elasticità e Un sacerdote aMogadiscio DI E NRICO C ASALE È un’eccezione: oggi un prete cattolico in Somalia può essere solo quello dell’esercito. Padre Stefano Tollu spiega la sua scelta e ci racconta, da una posizione di osservazione privilegiata, la vita nella capitale somala e gli incontri clandestini con i rarissimi cristiani di quel paese. Una comunità che si autodefinisce «in via di estinzione». INCONTRO CON IL CAPPELLANOMILITARE DEGLI ITALIANI © AFP PHOTO / Mohamed ABD WAHAB

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