Missioni Consolata - Maggio 2018
MAGGIO 2018 MC 41 D S ono le 12,30 di domenica 17 settembre 2006. Suor Leonella Sgorbati, 65 anni, sta attraversando la strada che separa l’Ospe- dale Sos, dove lavora, dal Villaggio Sos, dove vive con altre quattro consorelle, missiona- rie della Consolata. Torna a casa dopo la consueta mattinata di lezione. A Mogadiscio la situazione è molto difficile e gli stranieri sono presi di mira. Le sorelle non si allontanano mai dai due compound, eccetto che per recarsi all’aeroporto quando de- vono uscire dal paese. Anche per attraversare quell’unica strada, le suore hanno la scorta. Nel breve tempo dell’attraversamento, due uomini compaiono da dietro un taxi e fanno fuoco su suor Leonella e Mohammed Mahmud, la sua guardia del corpo, che muore subito. Suor Leonella viene trasportata all’ospedale, dove muore poco dopo con sette proiettili in corpo. Le sue ultime parole sono: «Perdono, perdono, perdono». A quasi dodici anni da quel giorno, grazie a un grande lavoro delle sue consorelle, la missionaria sta per essere beatificata, il 26 maggio a Piacenza. «Nel marzo dell’anno scorso è stato riconosciuto il martirio di suor Leonella - ci racconta suor Re- nata Conti, postulatrice generale -. Nel Capitolo del 2011 decidemmo di iniziare la causa di beatifi- cazione. Abbiamo così raccolto la documenta- La suora con il cuore «extra large» DI M ARCO B ELLO Se lo aspettava, in fondo al suo cuore, il martirio. Il rischio era grande, eppure ogni giorno andava nell’ospedale spinta dall’amore per i suoi studenti e dalla fede in Dio. Pur molto amata in Kenya, dove aveva insegnato e curato per 30 anni, aveva scelto di stare a Mogadiscio per costruire con le ragazze e i ragazzi che formava come infermieri un futuro migliore. Perché ci credeva, suor Leonella, che un giorno anche la Somalia avrebbe visto la pace. LEONELLA SGORBATI, FORMATRICE DI PACE IN MEZZO ALLA GUERRA Qui sotto : suor Leonella con una delle sue allieve. D © Missionarie della Consolata
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