Missioni Consolata - Maggio 2018
Cronologia essenziale dal 2001 al 2018 Un conflitto interminabile Dal bombardamento statunitense del 2001 agli attentati dei talebani e dell’Isis, l’Afghanistan rimane un paese senza pace. AFGHANISTAN • 2001, O TTOBRE - Dopo l’attacco dell’11 settembre, gli Stati Uniti decidono di bombardare l’Afghanistan. Su- bito dopo i bombardamenti, i soldati entrano nel paese con una coalizione armata anti-talebana. • 2001, D ICEMBRE - Hamid Karzai giura come capo di un governo temporaneo. • 2002, G ENNAIO - Per combattere i talebani, alle forze armate statunitensi si unisce il primo contingente di ca- schi blu dell’Onu e una coalizione internazionale deno- minata International Security Assistance Force (Isaf). • 2002, G IUGNO - Il Gran Consiglio ( Loya Jirga ) elegge ufficialmente Hamid Karzai come capo dello stato. Kar- zai in seguito sceglie i membri della sua amministra- zione. • 2003, A GOSTO - Data la precarietà della sicurezza in Afghanistan, l’emergenza umanitaria dovuta agli attac- chi dei talebani e ai bombardamenti americani, la Nato prende il controllo delle operazioni di sicurezza a Ka- bul: è la prima operazione di questo tipo che avviene fuori dall’Europa. • 2004, N OVEMBRE - Nelle elezioni presidenziali, viene dichiarato vincitore Hamid Karzai. • 2005, S ETTEMBRE - Per la prima volta in 30 anni, gli afghani votano per le elezioni parlamentari. • 2006, O TTOBRE - Dopo Kabul, la Nato assume il con- trollo della sicurezza in tutto l’Afghanistan. • 2007, A GOSTO - Le Nazioni unite riportano che, da dal 2001, cioè dall’ entrata in guerra degli Stati Uniti e delle forze della colazione, si è registrato il più alto numero di produzione di oppio nel paese. • 2008, L UGLIO - Un attacco suicida all’Ambasciata in- diana uccide 50 persone. • 2008, S ETTEMBRE - Il presidente Usa Bush rinforza la presenza dei soldati americani in Afghanistan con altri 4.500 soldati. • 2009, F EBBRAIO - La Nato aumenta la sua presenza militare con altri 17.000 soldati. • 2009, A GOSTO - I talebani cercano di sabotare le ele- zioni presidenziali e provinciali con diversi attacchi. • 2009, O TTOBRE - Karzai viene dichiarato nuovamente presidente dopo che il suo oppositore, Abdullah Abdul- lah, decide di ritirare la sua candidatura. • 2009, D ICEMBRE - Il presidente degli Stati Uniti, Ba- rak Obama, aumenta il contingente dei soldati ameri- cani da 30 mila a 100 mila soldati, dichiara inoltre che a partire dal 2011 ci sarà un parziale ritiro delle truppe. Nello stesso mese, un uomo di Al Qaida uccide 7 agenti della Cia nel campo militare americano di Khost. • 2010, F EBBRAIO - La Nato sferra la sua maggiore of- fensiva da quando è in Afghanistan: l’operazione Mosh- tarak. L’attacco mira a controllare la parte meridionale del paese. • 2010, S ETTEMBRE - Lo spoglio delle schede delle ele- zioni parlamentari sono nuovamente sabotate da vio- lenti attacchi talebani che causano ritardi nei risultati. • 2011, S ETTEMBRE - Il governatore di Kandahar, Ah- mad Wali Karzai, fratello del presidente, viene assassi- nato dai talebani. • 2011, D ICEMBRE - 58 persone, quasi tutte di etnia ha- zara, vengono uccise in un attacco simultaneo a due moschee sciite a Kabul e Mazar I Sharif. • 2012, G ENNAIO - I talebani accettano di intavolare una trattativa con gli Usa e il governo afghano a Dubai. • 2012, M ARZO - Il sergente americano Robert Bales viene accusato di aver ucciso 16 civili durante un’opera- zione militare a Panjwai, nel distretto di Kandahar. • 2012, A PRILE - I talebani annunciano «l’offensiva della primavera», una serie di attacchi contro il quartiere delle ambasciate a Kabul. • 2012, M AGGIO - La Nato annuncia che ritirerà le pro- prie truppe nel 2014. Il presidente francese Hollande decide di anticipare il ritiro dei soldati francesi alla fine del 2012. L’ex talebano Arsala Rahmani, membro del Gran Consiglio di pace, viene assassinato, i talebani de- clinano qualsiasi responsabilità per l’attentato. Arsala Rahmani era un uomo chiave per il dialogo nelle tratta- tive di pace. • 2013, G IUGNO - L’esercito afghano prende in consegna le operazioni di sicurezza precedentemente sotto il co- mando della Nato. Il presidente Kar- zai rinuncia alla mediazione degli Stati Uniti nelle tratta- tive di pace e annuncia un © Pfc. Justin Young, 2011
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