Missioni Consolata - Aprile 2018
APRILE2018 MC 77 M issionarie e missionari della Consolata, ancora una volta stiamo vivendo giorni in- tensi di attesa e di grazia: la nostra suor Leonella Sgorbati sarà, infatti, proclamata Beata il prossimo 26 maggio, a Piacenza, come martire per la fede. Colpita a morte a Mogadiscio (Somalia - 17/09/2006) mentre prestava il suo servizio di carità tra i fratelli dell’islam, riusciva ancora a sussurrare, con l’ultimo soffio della vita: «Perdono, perdono, perdono». Una vita donata, una morte come quella di Gesù. Le missionarie della Consolata fanno, dunque, il bis, con due sorelle entrate a pieno ti- tolo nel calendario dei santi. E, a pennello, ritornano in mente le parole di papa Francesco ai partecipanti al Capitolo generale, il 5 giugno scorso: «La storia dei vostri Istituti, fatta - come in ogni famiglia - di gioie e di dolori, di luci e di ombre, è stata segnata e resa feconda anche in questi ultimi anni dalla Croce di Cristo. Come non ricordare i vostri confratelli e le vostre consorelle che hanno amato il Vangelo della carità più di sé stessi e hanno coronato il servizio missionario col sacrificio della vita? La loro scelta evangelica senza riserve illumini il vostro impegno missionario e sia d’incoraggiamento per tutti e tutte a proseguire con rin- novata generosità nella vostra peculiare missione nella Chiesa». Come non vivere, allora, questi giorni di «avvento» con l’emozione e la gioia del nostro Beato Allamano che, dopo suor Irene, vede un’altra missionaria salire «all’onore degli altari»? Si realizza infatti, uno dei sogni che il nostro fondatore, ancora vivente, portava nel cuore: «Tre cose desidero prima di morire: vedere il mio zio don Cafasso beatificato; vedere un sa- cerdote indigeno delle missioni e sapere che un missionario o missionaria è morto martire». Assieme all’Allamano, che già in Paradiso avrà accolto con gioia di padre questa sua fi- glia martire, anche noi vogliamo ringraziare il Signore per il dono grande e prezioso, fatto alla nostra famiglia missionaria, di suor Leonella «che ha saputo ascoltare lo Spirito, cogliere il “dono pasquale” che le veniva offerto e viverlo con intensità e passione, personalmente e comunitariamente fino alla fine, per l’avvento del Regno di Dio, Regno di pace, giustizia e fraternità». La sua beatificazione diventa l’occasione per riscoprire la bellezza e la radicalità della nostra vocazione, che ci spinge a essere missionari con energia, zelo, gioia e coraggio, secondo l’insegnamento del Fondatore: senza sconti e con sconfinata generosità. Proprio come la nostra sorella Leonella, esempio luminoso per tutti noi, suoi fratelli e sorelle, figli e figlie di Giuseppe Allamano che speriamo di vedere presto nella gloria dei santi. P. Giacomo Mazzotti A cura di Sergio Frassetto MORIRE “PER DONO” “Un missionario deve sempre essere disposto al martirio, altrimenti non è un buon missionario; deve offrirsi vittima al Signore, disposto a qualsiasi sacrificio”. Giuseppe Allamano
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=