Missioni Consolata - Aprile 2018
L a parola alcol viene dall’arabo al-kohl che indica la polvere finissima di antimonio che, fin dall’antichità, le donne del Medio Oriente utilizzavano per colorare di nero ciglia, sopracciglia e l’orlo delle palpebre. Indica qualcosa di finissimo, che non si vede quasi, che è volatile. Ma l’alcol è stato «scoperto» intorno al 1200 d.C., quando gli arabi hanno portato in Eu- ropa l’alambicco, indispensabile per produrlo. Oggi, in America Latina, troviamo l’ aguardiente , che vuol dire «Acqua che brucia». Noi parliamo di «superalcolici». In tutte le culture si è sempre bevuto. Potremmo individuare una bevanda tipica per ogni zona del mondo: in Europa c’è il whisky, la vodka, in Ame- rica Latina la tequila. Tutti i paesi hanno da bere. Il tenente è ubriaco In America Latina, soprattutto in Colombia, ci sono due problemi: il problema della violenza e quello della droga. Il primo è legato alla lunga guerra civile che sta faticosamente risolvendosi e che ha insanguinato il paese per decenni. A questo proposito posso raccon- tare un fatto: un giorno devo recarmi in una scuola in un luogo che si chiama El Pato. In auto si ar- riva fino a un certo punto. Quando fini- sce la strada ini- ziano i sentieri, lungo i quali ti puoi muovere a ca- vallo o a piedi. Dove finisce la strada c’è l’ultimo posto di blocco dell’esercito. Ho già passato cin- que blocchi. Arrivato lì, mi perquisiscono. Se non hai armi e fai vedere i documenti, puoi procedere. Verificano i miei documenti, vedono che non sono ricercato e mi dicono che posso andare. Ma im- provvisamente avanza il tenente. È ubriaco, con una bottiglia di birra in una mano e con un mitra nell’altra, ci viene incontro barcollando. «Cosa succede?», chiede. Il vecchietto che è con me gli fa vedere cinque pacchi di sale e dieci sca- tole di fiammiferi, un po’ di candele e qualche aspirina. «Tu collabori con la guerriglia!», lo ac- cusa l’ufficiale, «Sono sicuro che di tutte queste cose, una parte la dai alla guerriglia!». Io conosco quel vecchietto: vive con la moglie, qualche mese fa, durante uno scontro tra esercito e guerriglia, gli hanno ammazzato l’unico figlio. Quando il tenente colombiano è ubriaco DI L INO T AGLIANI Quando uno beve non sa più quello che fa. È ciò che capita a molti in tutto il mondo. Spesso con brutte conseguenze. Padre Lino, antropologo, missionario della Consolata in Colombia per lunghi anni, ha incontrato più volte l’alcol come causa di eventi tragici. Anche nel contesto della guerra dove un militare ubriaco con i gradi e il fucile può decidere della vita o della morte. UNA CATENA CHE SI PUÒ SPEZZARE CHIEDENDO AIUTO magens Evangélicas/flickr com
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=