Missioni Consolata - Aprile 2018

• Ucraina | Leopoli | Animazione missionaria | Missione • APRILE2018 MC 29 MC A cuni tra i motivi che rallentano la crescita del paese. La geografia delle chiese cristiane si presenta molto ricca e variegata. Qui in- fatti ortodossi, greco cattolici, ar- meni e protestanti vivono gli uni a fianco degli altri. A Leopoli ci sono ben tre cattedrali di tre chiese cristiane diverse. Una Chiesa «polacca» È il 25 gennaio, festa della Con- versione di san Paolo, ultimo giorno della settimana di pre- ghiera per l’unità dei Cristiani, e nel pomeriggio si tiene una pre- ghiera ecumenica nella cattedrale cattolica. Vi partecipiamo. Per moltissimo tempo la presenza cattolica in questa parte dell’U- craina è stata assicurata solo dai polacchi, perché queste terre di Leopoli facevano parte della Po- lonia (dal 1340 al 1772, quando la città fu conquistata dagli Asburgo, ndr ). Per questo la lin- gua polacca è qui capita e parlata da molti. Un esempio: pur trovan- doci in Ucraina, in cattedrale, delle 8 messe domenicali cele- brate, ben 5 sono in polacco, 1 in latino, 1 in inglese e 1 in ucraino. La lingua ucraina come il polacco è una lingua slava che si scrive però con l’alfabeto cirillico. Un sacerdote ci spiega che la gente locale per indicare la cattedrale cattolica la chiama la «chiesa po- lacca», a motivo della forte iden- tificazione costruitasi nel tempo di lavoro. Lei ride dicendoci che «tutti escono dall’Ucraina per ve- nire in Polonia e cercare lavoro e voi fate esattamente il contra- rio». Il controllo è veloce e dopo pochi minuti siamo in territorio ucraino. Ad attenderci c’è un au- tista mandato dal seminario. Dopo un’ora di viaggio arriviamo nel seminario dell’arcidiocesi di Leopoli. Il tempo di lasciare le borse e fare colazione e andiamo a visitare la città. «Turisti» a Leopoli Non abbiamo alcun piano presta- bilito, lasciamo che gli incontri stessi con le persone e la Provvi- denza ci guidino. Iniziamo a visi- tare il palazzo vescovile in centro città. Appena apriamo la porta troviamo davanti a noi inaspetta- tamente l’arcivescovo che sta sa- lutando alcuni ospiti. Appena ci vede ci dà il benvenuto e ci invita nel suo ufficio. Si chiama Mieczy- slaw Mokrzycki, ed è di origine polacca. Prima di essere pastore di questa diocesi fu segretario di Giovanni Paolo II e per due anni di Papa Benedetto XVI, poi rice- vette la nomina di arcivescovo di Leopoli. Con lui abbiamo un breve dialogo interessante. Dopo esserci presentati ci racconta della sua diocesi e dell’Ucraina in generale. Ci spiega che la situa- zione non è facile. Il paese cerca ancora degli equilibri che portino sviluppo. La mancanza in questo momento di personalità politiche autorevoli e la persistente guerra sul confine con la Russia, sono al- A sinistra : il monumento dedicato al poeta, scrittore, umanista e pittore ucraino Taras Hryhorovyč Ševčenko (1814 –1861) a Leopoli ( L’viv in polacco; L’vov in russo). A sinistra in basso : padre Luca Bovio, mis- sionario della Consolata e segretario na- zionale della Pontificia unione missionaria in Polonia. Qui : nella chiesa greco cattolica dedicata ai santi Pietro e Paolo, un «angolo della me- moria» dedicato ai soldati uccisi nella guerra del Donbass. Pagina seguente : chiesa greco cattolica sulla strada verso Leopoli. #

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