Missioni Consolata - Marzo 2018

alcuni volontari laici, padre Artur accompagna bambini e ragazzi in un percorso di introduzione alla vita cristiana che ha come meta l’incontro con Dio. «Oltre all’infan- zia e all’adolescenza, ci si occupa anche di donne con i figli neonati e di anziani in stato di bisogno, ai quali vengono forniti farmaci, spesso troppo costosi». Situata a Sud del Kazakhstan, Kapchagay è una cittadina di fondazione sovie- tica, creata negli anni Settanta del secolo scorso. La popolazione, di circa 50mila persone, è composta al 50% da comunità etniche asiati- che, mentre la restante parte è di origine europea (russi, ucraini, polacchi, tedeschi, baltici). La co- munità cattolica è costituita so- prattutto da discendenti dei polac- chi deportati da Stalin nel 1936, che ancora oggi vivono secondo le tradizioni del paese di origine. I cattolici vivono a stretto contatto con fedeli di altre comunità reli- giose, tra i quali soprattutto russi ortodossi e protestanti coreani, ma anche musulmani: «Ci incon- triamo e ci sediamo spesso allo stesso tavolo, con lo scopo di aiu- tare le persone a vivere secondo valori di fratellanza, per costruire la pace», conclude padre Artur. (Fides) IRAQ LA NOSTRA RISPOSTA «L a nostra risposta alla vio- lenza subita. È stato un grande segno di speranza e di gioia. Ci siamo rimessi in cammi- no»: così padre Salar Kajo, parro- co caldeo del villaggio cristiano di Tellesqof, nella Piana di Ninive, racconta la cerimonia dei battesi- mi che si è svolta lo scorso 6 gen- naio nella chiesa caldea di san Giorgio. «Abbiamo battezzato tre- dici bambini, otto maschi e cinque femmine, e si è trattato del primo rito del genere da quando il villag- gio venne occupato dalle milizie dell’Isis», dice il parroco. «La città sta tornando a sperare ed è piena di vita. Queste nascite lo stanno a dimostrare. La ricostruzione con- tinua grazie all’impegno dei fedeli, delle Chiese e di tanti benefattori. Nella mia omelia ai battesimi, ho voluto sottolineare proprio come queste creature siano un vero se- gno di rinnovamento per tutti. La vita per noi è anche fede, croce, sofferenza, ma adesso anche mol- ta speranza. È stato bello vedere la festa delle famiglie dopo il rito. I loro volti erano pieni di gioia. Pre- gate per noi mentre continuiamo a ricostruire ciò che la violenza cie- ca dello Stato islamico ha distrut- to. Volevano distruggere la nostra fede, questa è la nostra risposta». (Sir) KAZAKHSTAN ALLO STESSO TAVOLO P adre Artur Zaras, prete polac- co in missione nella città ka- zaka di Kapchagay, spiega che uno dei principali problemi sociali è l’abbandono dei bambini da parte delle famiglie in stato di forte indi- genza. Per questo la Chiesa catto- lica ha creato i «Focolari», case che provvedono ad accudire i pic- coli. Esistono attualmente, nella diocesi di Almaty, sette case fami- glia che accolgono circa 70 ragazzi che, a seconda dell’età, frequenta- no l’asilo, la scuola dell’obbligo o quella superiore. Con l’aiuto delle suore Missionarie della Carità e di I missionari della Consolata rappresentanti del Continente Africa, riuniti in assemblea postcapitolare a Bunju (Tan- zania) dal 9 al 15 gennaio 2018, hanno ripreso i temi fondamentali del XIII Capitolo Generale per portarli a ogni sin- gola circoscrizione del continente. Il primo tema preso in esame è stato la «rivitalizzazione», un percorso di rinno- vamento personale del missionario che richiama la centralità di Cristo e della vita religiosa, la valorizzazione della co- munità di vita e di lavoro e uno stile missionario fondato sulla testimonianza. Il secondo tema riguarda la «ristruttura- zione» che dovrà portare alla revisione di tutte le nostre presenze nel continente in base ai contesti e ai criteri dell’ ad gentes , aprendoci a nuove presenze di primo annuncio e intensificando la collaborazione tra le diverse circoscrizioni. L’assemblea ha concluso i lavori offrendo degli orientamenti che esortano a: «1. Ricentrare tutto l’Istituto sullo slancio missionario che è il cuore della nostra vocazione di consacrati per la missione ad gentes . 2. Riaffer- mare l’importanza della formazione continua, a tutti i livelli, quale unica strada per la rivitalizza- zione di ogni missionario lungo tutto l’arco della vita. 3. Rilanciare e approfondire l’animazione missionaria della e nella Chiesa locale. 4. Riorien- tare l’economia a servizio della missione attra- verso il voto di povertà e una presenza di missione discreta, umile, solidale e al ritmo della gente». (Imc) Africa: assemblea Imc postcapitolare MARZO2018 MC 9 MC R Bunju (Tanzania) - I missionari della Consolata, rappre- sentanti delle varie circoscrizioni dell’Africa, riuniti con la Direzione Generale per l’assemblea postcapitolare. #

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