Missioni Consolata - Marzo 2018

Stato Multinazionale Bilanci pubblici e Fatturati [dati riferiti al USA Cina Giappone Germania Francia Regno Unito Italia Canada Brasile Wal Mart Stores India Spagna Australia Russia Olanda State Grid Corea del Sud Turchia Sinopec Group China National Petroleum Toyota Motor Svezia Messico Volkswagen Royal Dutch Shell Belgio Berkshire Hathaway Svizzera Apple Exxon Mobil McKesson Norvegia Austria BP UnitedHealth Group Polonia Argentina CVS Health Samsung Electronics Glencore Daimler General Motors AT&T Danimarca Exor Group Ford Motor alto rendimento. A livello mon- diale 225 istituti finanziari gesti- scono una ricchezza pari a 26mila miliardi di dollari e riecheggiano le parole di Louis Brandeis, mem- bro della Suprema Corte degli Stati Uniti dal 1916 al 1939: «Pos- siamo avere la democrazia o la ricchezza concentrata nelle mani di pochi, ma non possiamo avere entrambe le cose». Francesco Gesualdi fuso, sparso a livello mondiale. Spesso è inutile cercare persone in carne e ossa: salvo eccezioni, i proprietari sono banche, assicu- razioni, fondi pensione, fondi di investimento, istituzioni che di mestiere raccolgono capitali fra il grande pubblico, dal giovane la- voratore che risparmia per farsi una pensione, al vecchietto che affida i propri risparmi al fondo perché gli è stato promesso un E la chiamano economia 82 MC MARZO 2018 prodotto lordo globale e che ali- mentano l’80% del commercio in- ternazionale. Solo in ambito occu- pazionale i loro numeri si fanno più timidi dal momento che impie- gano solo 300 milioni di persone pari al 15% dell’intera mano d’o- pera salariata mondiale. Famiglie, azionariato e fondi d’investimento Internazionalizzazione delle filiali, ma anche della proprietà della ca- pogruppo, questa è un’altra carat- teristica della maggior parte delle multinazionali. E mentre alcune, come Ikea, Mars, Barilla, Ferrero sono ancora controllate dalle fa- miglie di origine, tutte le altre ap- partengono a un azionariato dif- G EOGRAFIA DELLE MULTINAZIONALI Chi sono, dove sono Gli Stati Uniti guidano la classifica delle multinazionali, ma la Cina avanza rapidamente. S e compiliamo una lista delle prime 100 realtà economiche, includendovi i governi in base ai loro introiti fiscali e le mul- tinazionali in base ai loro fatturati, scopriamo che 66 sono multinazionali. La prima compare al 10° posto ed è Wal-Mart con un fatturato di 485 miliardi di dollari, somma superiore alle en- trate governative di paesi come Spagna, Australia, Russia, India ( vedere il grafico Cnms a lato ). Le Nazioni Unite definiscono multinazionale qualsiasi gruppo con filiali estere. Ma al di là di questa caratteristica, ognuna differisce dall’altra non solo per attività, ma anche per dimensioni. Al pari dei mammiferi che comprendono sia i topolini che gli elefanti, an- che le multinazionali comprendono gruppi che fatturano qualche manciata di milioni di euro e altri che realizzano centinaia di mi- liardi. Tant’è che i primi 200 gruppi realizzano, da soli, il 14% di tutto il fatturato delle multinazionali. E se un tempo le capo- gruppo battevano quasi esclusivamente bandiera europea, statu- nitense o giapponese, oggi battono sempre di più bandiera cinese. Rimanendo alle prime 200, in cima alla lista troviamo ancora gli Stati Uniti con 63 capogruppo, ma al secondo posto incontriamo la Cina con 41 capogruppo. Con la differenza che mentre quelle ci- nesi sono tali di nome e di fatto perché sono per la maggior parte di proprietà governativa, tutte le altre hanno una doppia persona- lità: con una patria ben precisa da un punto di vista giuridico, ma apolidi da un punto di vista proprietario perché i loro azionisti sono banche e fondi di investimento di ogni paese del mondo. Tanto per confermare, ancora una volta, che il potere finale è della finanza, considerato che 25 gruppi finanziari controllano il 30% del capitale complessivo di 43mila gruppi multinazionali. Fra.G.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=