Missioni Consolata - Marzo 2018
AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT gesto che compie Gesù non è dunque da intendersi come un rituale di purificazione sullo stile di quelli giudaici, ma come una prefigurazione della purifi- cazione che Egli attuerà con la Sua passione, morte e resurre- zione in favore di coloro che Gli appartengono. Lettore 2: «Nell’immagine della lavanda dei piedi Gio- vanni esprime che cosa ha pla- smato in profondità tutta la vita di Gesù e che cosa egli vor- rebbe ancora comunicare ai di- scepoli nell’ultima cena. Egli ha guarito i malati, si è piegato colmo di amore sulle ferite che gli uomini nascondono di fronte a se stessi e agli altri. La lavanda dei piedi ne è la dimo- strazione più evidente. Gesù s’inginocchia per toccare e guarire il punto ferito in modo più grave, i nostri piedi che sono diventati sporchi per la polvere della terra, che sono insignificanti, sudici, feriti dalle spine e dai cocci che s’incon- trano sulla strada. [...] Egli si china su di noi con le nostre fe- rite e le nostre offese, s’ingi- nocchia per toccarci i piedi, sporchi a causa delle strade polverose della nostra vita quo- tidiana. Egli ci tocca con amore e ci lava via la sporcizia». (Anselm Grun) Segno: i partecipanti si divi- dono in coppie e, in silenzio, accompagnati da un sotto- fondo musicale, ciascuno lava i piedi al proprio compagno e se li lascia lavare. Guida: L’esperienza della la- vanda dei piedi ci fa sperimen- tare cos’è l’accoglienza incon- dizionata. Nel silenzio, affidare la propria persona nelle mani dell’altro, liberi anche dalle pa- role che possono generare equivoci. Solo mani che toc- cano e piedi che si lasciano toc- care. Ciascuno scrive in forma ano- nima su un foglietto un gra- zie, una preghiera, una richie- sta di perdono che nasce dal gesto appena vissuto della la- vanda dei piedi. I foglietti verranno raccolti in una cesta e poi letti da due voci. Ogni due preghiere lette si canta il canone di Taizé. Canto: Misericordias domini. tutti: Adorando insieme la croce, segno della nostra sal- vezza, chiediamo umilmente perdono per noi, per le colpe di cui noi ci siamo macchiati; chiediamo perdono anche a nome di tutti coloro che non sono qui e non sanno chiedere perdono al Signore per le loro colpe. Essi non sanno di quanta gioia e di quanta pace il loro cuore sarebbe pieno se sapessero farlo. Chiediamo perdono a nome di tutta l’umanità, del tanto male commesso dall’uomo contro l’uomo, del tanto male commesso dall’uomo contro il Figlio di Dio, contro il salvatore Gesù, contro il profeta che portava parole di amore. E mettiamo la nostra vita nelle mani del crocifisso perché egli, redentore buono, redima e salvi il nostro mondo, redima e salvi la nostra vita col conforto del suo perdono. (Carlo Maria Martini) Padre Nostro Canto: Ecco la strada. Valeria Abbracciavento MARZO 2018 amico 69 che io faccio, tu ora non lo capi- sci; lo capirai dopo”. Gli disse Pietro: “Tu non mi laverai i piedi in eterno!”. Gli rispose Gesù: “Se non ti laverò, non avrai parte con me”. Gli disse Simon Pietro: “Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!”. Soggiunse Gesù: “Chi ha fatto il bagno, non ha biso- gno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti”. Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: “Non tutti siete puri”. Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: “Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dun- que io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, in- fatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi”». Lettore 1: Il gesto che compie Gesù nei confronti dei discepoli durante l’Ultima Cena, prima di essere condannato a morte, era un atto caratteristico dell’ospi- talità nel mondo antico, un do- vere dello schiavo verso il pa- drone, della moglie verso il marito, del figlio verso il padre. La Chiesa vede nella lavanda dei piedi un simbolo dell’A- more di Dio per le sue creature. Un gesto che riassume tutta la vita di Gesù, il quale «non è ve- nuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Mc 10,45). Il Bertram di minden, «Lavanda dei piedi», amburgo 1380-90 ca
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