Missioni Consolata - Marzo 2018
28 MC MARZO2018 RICORDANDO IL CARDIOCHIRURGO CHRISTIAAN N. BARNARD A 50 anni dal primo trapianto di cuore Da sempre l’idea del trapianto affascina l’umanità. Nel 1967 un car- diochirurgo del Sudafrica riuscì nell’intento di trapiantare addirittura il cuore. Riviviamo la storia di un evento che entusiasmò il mondo. I trapianti di parti del corpo umano da un individuo all’al- tro affascinano l’uomo da tempo immemorabile. Assai noto, ad esempio, è un dipinto del XVI sec. che raffigura la storia di un presunto miracolo operato dai due santi e fratelli Cosma e Da- miano (medici anargiri del III se- colo che visitavano e curavano i malati senza farsi pagare, ndr ) i quali, secondo la tradizione, pre- sero una gamba sana da un etiope deceduto e la posero al posto di una gamba affetta da cancrena di un uomo bianco. Non sorprende quindi che l’evolu- zione della medicina moderna sia stata accompagnata da continui tentativi di trapianto, che hanno evidenziato al tempo stesso le dif- ficoltà operative e i limiti delle co- noscenze biologiche alla base delle tecniche impiegate, soprat- tutto nell’ambito della cardiochi- rurgia. Nel suo libro del 1896 sulla chirurgia, il chirurgo inglese coltà naturali che attendono una ferita del cuore». Una tappa fondamentale nella tra- piantologia si è ragiunta nel 1967, quando il cardiochirurgo sudafri- cano Christiaan N. Barnard (1922- 2001), suo fratello Marius (1927- Stephen Paget (1855-1926) scri- veva: «La chirurgia del cuore ha probabilmente raggiunto il limite impostato per natura a tutti gli in- terventi chirurgici; nessun nuovo metodo e nessuna nuova sco- perta possono superare le diffi- SUDAFRICA di ERNESTO BODINI MC A «Le opere meravigliose di Cosma e Da- miano», quadro anonimo del 1515 conser- vato nel LandesmuseumWürttemberg di Stoccarda in Germania. Cosma e Damiano erano fratelli gemelli, nati a Costantinopoli nel III sec. Si dedica- rono alla cura dei malati dopo aver stu- diato l’arte medica in Siria. Furono dei me- dici speciali, poiché prestarono la loro opera gratuitamente, e per questo erano noti come medici anargiri ( anárgyroi - dal greco ana argiria , senza argento, senza de- naro). Furono martirizzati pare sotto l’im- pero di Diocleziano intorno al 303. Il culto di Cosma e Damiano è attestato con cer- tezza fin dal V secolo. #
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