Missioni Consolata - Marzo 2018
SUOR ERBENIA, E LE SUE LOTTE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI Crateús , dove Dio è donna Nel Ceará, uno degli stati più poveri del Brasile e tra i più violenti al mondo, suor Erbenia de Sousa, responsabile della Caritas diocesana di Crateús, combatte da sempre a fianco degli ultimi: le donne vittime di abusi, i giovani, i contadini senza terra e le pescatrici senza acqua. Animata da una fede incrollabile nel Vangelo e nella capacità umana di riscattarsi. BRASILE Testi di STEFANIA GARINI MC A «H o deciso di farmi suora a 9 anni, il giorno in cui ho assistito allo stu- pro di una ragazza per strada. Sono corsa in cerca d’aiuto ma nessuno è intervenuto perché di- cevano che era una prostituta. Quella ragazza è stata violentata e uccisa, ma non importava a nes- suno. Per me è stato terribile, mi sentivo impotente, ho iniziato a pensare che consacrandomi avrei tori non erano religiosi. Mio padre era legato agli ambienti politici di destra, ultraconservatori, e osta- colava la mia scelta, così a 17 anni me ne sono andata di casa per farmi suora». Da allora questa re- ligiosa dall’apparenza dimessa, ma tenace e combattiva, non ha mai smesso di battersi per i diritti degli ultimi, a cominciare proprio dalle donne: le prostitute e le vit- time di abusi, le catadores che campano raccogliendo rifiuti, le potuto aiutare le donne, le tante vittime di violenza che nel mio paese restavano “invisibili”». Rac- conta così la sua vocazione suor Francisca Erbenia de Sousa, nata 53 anni fa a Quixeramobim nello stato del Ceará, Nord Est brasi- liano, e dal 2006 responsabile della Caritas diocesana di Crateús. All’epoca, il papà fa il camionista trasportando il cotone delle pian- tagioni, mentre la mamma si oc- cupa dei sette figli. «I miei geni-
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