Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2018

72 MC GENNAIO-FEBBRAIO 2018 E la chiamano economia Il mercante e i suoi precetti L’economia è come un carciofo: per conoscerla occorre saperla sfogliare. Partendo da un dato di fatto: essa non è una scienza «neutra». Nella prima puntata della sua rubrica Francuccio Gesualdi ci parla di ricchezza, lavoro, mercato, natura e stato, in un’analisi motivata e molto critica. È opinione diffusa che l’eco- nomia sia una materia diffi- cile. In realtà è molto sem- plice: basta saperla sfo- gliare come si fa col carciofo. All’e- sterno ci sono le foglie dure, coria- cee e spinose, ma all’interno c’è il nucleo tenero, facilmente digeri- bile. Fuori di metafora, per capire l’economia bisogna liberarla da tutti gli aspetti specialistici carat- terizzati da meccanismi rompicapo e da un linguaggio indecifrabile, per arrivare al nucleo centrale, os- sia ai criteri chiave che ci rivelano la sua impostazione ideologica. Perché l’economia non è una scienza neutra, come si sforzano di farci credere. L’economia è una «roba» terribilmente di parte che cambia totalmente fisionomia a seconda dei valori su cui si fonda, della classe sociale che vuole di- fendere, degli obiettivi che si pro- pone. Dal che si capisce che di economia non ne esiste una sola, ma tante, tutte diverse in base alle visioni da cui sono animate. L’affermazione del mercante L’economia in cui ci troviamo na- sce attorno al 1100 d.C. quando inizia ad emergere la figura del mercante. Il capitalismo è il suo sistema, nato ed organizzato at- torno alle sue convinzioni per permettergli di raggiungere i suoi obiettivi. Nel tempo, la figura del mercante si è trasformata assu- mendo le sembianze delle mo- derne imprese, ma al di là dell’a- spetto, nel suo petto pulsa sem- pre lo stesso cuore che si muove all’insegna di sette capisaldi ideo- logici: il denaro come fonda- mento della ricchezza, il profitto come scopo immediato, l’ accu- mulazione come obiettivo di fondo, il mercato come unico cro- cevia economico, la competi- zione come sola forma di rap- porto con gli altri, la tecnologia e la crescita come massima espres- sione di progresso. L’elemento di principale novità in- trodotto dal mercante, in totale rottura col sistema feudale, è la supremazia del denaro. Se nel ca- stello la ricchezza è rappresen- tata dalla terra, nel mondo mer- cantile è rappresentata dal de- naro e non tollerando che la no- biltà se ne appropri in nome del titolo nobiliare, il mercante pone a fondamento della sua società la «meritocrazia», il principio se- S e sul titolo di questa nuova rubrica abbiamo dibattuto a lungo, non così è stato per scegliere a chi affidarla. Abbiamo pensato subito a una sola persona: Francesco Gesualdi detto Francuccio. Nato nel 1949 nei pressi di Foggia, Francesco Gesualdi giunge a Barbiana (Firenze) nel 1956. Qui è allievo di don LorenzoMilani fino al 1967, anno della sua morte. Assieme a lui partecipa alla stesura di «Lettera a una professoressa», probabilmente uno tra i più celebri libri di pedagogia. Dopo aver completato la formazione economica, fa l’insegnante e poi, per due anni, il volontario in Bangladesh. Nel 1982 pubblica «Economia: conoscere per scegliere», un testo di divulgazione economica destinato agli esclusi dalla lettura. Nel 1983 si trasferisce a Vecchiano (Pisa) per vivere un’esperienza semicomu- nitaria con altre famiglie decise a praticare concretamente la solidarietà. All’interno di questa inizia- tiva nasce il « Centro nuovomodello di sviluppo » ( www.cnms.it ) . Francesco Gesualdi è autore di molti libri, tutti aventi l’obiettivo di smontare pezzo per pezzo il si- stema economico attuale e proporre un’alternativa di vita non soltanto sostenibilema anche fe- lice . In questa sua rubrica cercherà di spiegarlo anche ai lettori di Missioni Consolata . PaoloMoiola PRIMA LA CONOSCIAMO, PRIMA LA CAMBIAMO LA RUBRICA DI F RANCESCO G ESUALDI

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