Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2018
Generale, come prima cosa, ci parli un po’ di lei… Venni al mondo a Lauro (Avellino) il 21 gennaio 1885. Dopo gli studi classici frequentai l’Università e la Scuola d’Ingegneria di Napoli, laureandomi come ingegnere industriale meccanico, a pieni voti e con lode nel 1908. Quando scoppiò la prima Guerra Mondiale venni nominato capo delle Officine dello Stabilimento Aeronautico a Roma. In questa sede iniziai la mia sperimentazione sui dirigibili. Allora i dirigibili avevano una maggior conside- razione rispetto agli aeroplani, perché risulta- vano più sicuri e più capienti… Nel mese di marzo 1928 il generale della Regia Aviazione Italiana, Umberto Nobile, al co- mando del dirigibile Italia, ritornò sull’Artico diretto al Polo Nord con una spedizione tutta italiana due anni dopo averlo trasvolato a bordo del dirigibile Norge, in una precedente spedizione guidata dal grande esploratore norvegese Roald Amundsen. Entrambi i diri- gibili erano stati progettati da Nobile e co- struiti in Italia. Purtroppo la seconda impresa fu funestata da un terribile incidente, le cui cause - a parte le condizioni meteorologiche estreme - non sono mai state chiarite. Dopo aver raggiunto il Polo Nord, il 25 maggio, nel viaggio di ritorno il dirigibile Italia perse quota e urtò con la cabina di comando la su- perficie ghiacciata dell’Artico: dieci uomini, tra i quali lo stesso Nobile vennero sbalzati a terra, gli altri sei rimasero prigionieri dell’in- volucro del dirigibile che riprese quota e scomparve nell’immensità dei ghiacciai. Non appena si diffuse la notizia, per salvare i so- pravvissuti ci fu uno straordinario impegno da parte di numerosi paesi europei. Si mobilita- rono piloti, marinai ed esploratori di diverse nazioni: alcuni, come lo stesso Amundsen, mo- rirono durante le ricerche. I naufraghi resi- stettero con mezzi di fortuna sul pack artico per 49 giorni (solo il meteorologo svedese Finn Malmgren, perse la vita per assideramento). Il dramma di questa tragedia, testimoniato dai superstiti, ci riportano ad un’epoca storica in cui la conquista di terre sconosciute era an- cora una pagina meravigliosa da scrivere sul grande libro delle esplorazioni mondiali. Nella chiacchierata che segue con il generale Um- berto Nobile, comandante della spedizione, cerchiamo di capire come si svolsero i fatti. 31. Umberto Nobile, l’uomo del Polo 4 chiacchiere con « i Perdenti» di Mario Bandera 68 MC GENNAIO-FEBBRAIO2018
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