Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2018
alte grida della parto- riente arrivavano lontano, si può dire, fino in foresta. Così le vicine si diedero subito da fare e cercarono un mezzo di for- tuna, una specie di furgoncino di un commerciante che abitava nelle vicinanze. Tra sobbalzi ripe- tuti su una strada impossibile e con condizioni atmosferiche non ideali, l’uomo del camioncino e il marito della partoriente arriva- rono all’ospedale di Ikonda con la puerpera che, per il troppo do- lore patito, era ammutolita e con lo sguardo inespressivo. L’ospedale di Ikonda, nato ad opera dei Missionari della Conso- lata e dalla collaborazione fattiva U na sera di vent’anni fa, in un villaggio rurale nei pressi di Ikonda, in Tan- zania, una giovane donna in attesa della nascita del suo primo figlio, fu presa all’im- provviso dalle doglie del parto. Il sospirato evento, in cui col marito aveva riposto tante aspettative, era ormai prossimo. In Africa il parto è ancora l’avve- nimento più naturale del mondo, se non ci sono complicazioni. Così però non fu per quella giovane mamma e le donne del vicinato se ne resero subito conto. L’i- stinto e, soprattutto, la consu- mata esperienza le aveva messe in allarme. Non era un travaglio normale, si presentava sin dall’i- nizio molto difficile tanto che le L’università di Iringa, in Tanzania, da que- st’anno 2017 ha due nuove studentesse eccezionali, Maria e Consolata. Due so- relle unite non solo dal sangue, ma dal fatto di condividere parte dello stesso corpo. Orfane dalla nascita e dotate di una brillante intelli- genza, le due sorelle stanno sfidando il futuro e i pregiudizi con tanta voglia di vivere e il sorriso sulle labbra. Tanzania Testo di Marianna Micheluzzi - Foto di anGelO DuTTO MC A GENNAIO-FEBBRAIO2018 MC 51 CONDIVIDERE UN’IRRESISTIBILE VOGLIA DI VIVERE Maria e Consolata due sorelle in una
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