Missioni Consolata - Dicembre 2017
74 amico DICEMBRE2017 cercavano di parlare con noi. Per conoscerci senza pregiudizi e preconcetti, accogliendoci per come siamo. L’Africa è fatta di sguardi, sorrisi, abbracci, pic- coli momenti che ti si imprimono per sempre nel cuore e nella mente. E quest’anno ancora più di altre volte la nostra esperienza ci ha permesso di entrare in contatto con la realtà dei giovani. Siamo andati in Swazi- land per presentare nelle scuole superiori locali il programma «Educare per prevenire» inserito nella campagna AlcolOltre lanciata a gennaio dall’associazione Impegnarsi Serve, fondata nel 1998 dal missionario della Consolata padre Giordano Rigamonti. Un programma che ci ha portato a incontrare oltre mille ragazzi che fre- quentano gli ultimi due anni delle superiori per riflettere con loro sugli effetti che l’abuso di al- col può avere sul corpo umano. È stato interes- sante vedere la reazione dei ragazzi che inizial- mente ridevano, poi si stupivano e alla fine rima- nevano senza parole. Ragazzi che alla fine del- l’incontro si fermavano a chiedere ulteriori infor- mazioni, volevano approfondire l’argomento e ci raccontavano le loro storie. Abbiamo capito quanto il problema dell’alcol sia presente in Swaziland al punto da essere parte integrante della tradizione e cultura lo- cale, tanto che il calendario è scandito dal pe- riodo della raccolta della marula (un frutto da cui si ricava un alcolico artigianale) e della sua distillazione. Abbiamo progettato il viaggio sognando da soli, siamo partiti con la voglia di sognare insieme, speriamo di aver lasciato un piccolo segno nella realtà dei giovani che abbiamo incontrato. Di si- curo siamo tornati arricchiti, pieni di emozioni e sensazioni che a distanza di settimane conti- nuano a emergere e a farci sentire vicini ai nostri nuovi amici dello Swaziland. Laura Scomazzon «S e si sogna da soli, rimane solo un so- gno. Se si sogna in compagnia, è l’ini- zio della realtà». Abbiamo scritto que- sta frase sulle magliette gialle che hanno accom- pagnato la nostra esperienza in Swaziland… sì perché quello che ha fatto intrecciare le vite di nove ragazzi (Adriana, Antonella, Clelia, Fabio, Francesca, Giulia, Luisa, Marianna e Laura) è stata proprio la voglia di realizzare un sogno… il sogno di conoscere un mondo diverso… il so- gno di fare un viaggio fisico, ma soprattutto in- teriore, per imparare a tornare nella vita di tutti i giorni con uno sguardo diverso, con la capacità di dare valore alle cose veramente importanti. Non importa se sia la prima o la decima espe- rienza, l’Africa riesce sempre a riportarti all’es- senza dei valori reali, all’accoglienza, all’amici- zia, all’autenticità. Perché girando per le strade di Manzini, la cosa che ci ha stupiti maggior- mente è stata la spontaneità con cui le persone ci salutavano senza conoscerci, ci sorridevano e Magliette gialle in missione Nove gio- vani con il sogno d’incontrare un mondo diverso. In Swaziland anche per parlare con i ra- gazzi del pro- blema alcol. © Laura Scomazzon © Laura Scomazzon
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