Missioni Consolata - Dicembre 2017
38 MC DICEMBRE2017 D case «antisismiche» con tetti di corteccia di cactus e pareti di fango e bambù, i Wayuu conquistarono palmo a palmo questa zona semidesertica, dimo- strando la possibilità di sopravvivere a contatto con una natura difficile, con risorse scarse, tramite la gestione responsabile delle stesse. El Cerrejón: la miniera, la città, il treno L’industria mineraria colombiana cominciò a cre- scere a partire dagli anni ’70, quando iniziò lo sfrut- tamento delle riserve di gas e di carbone del sotto- suolo, tra le più grandi dell’America Latina. Nel 1976 il governo, sotto la presidenza di Alfonso Lopez Michelsen, firmò un accordo storico con la società transnazionale Intercor (oggi ExxonMobil) per sviluppare una delle più importanti operazioni minerarie di tutto il paese, quella della montagna El Cerrejón, nel Sud del dipartimento de La Gua- jira. Nel 2002, il governo cedette le proprie quote alle multinazionali Bhp Billiton, Anglo American e Xstrata Glencore che - una volta costituitesi nel consorzio «Carbones del Cerrejón Limited» (www.cerrejon.com) - estesero la loro concessione di altri 25 anni. Un territorio di 69mila ettari i cui abitanti furono lasciati, di fatto, nelle mani di un co- losso energetico transnazionale. Fino al 2034. Dopo 40 anni di attività, la miniera del Cerrejón, controllata 24 ore al giorno da più di 800 guardie armate, è diventata una zona off limits . Un piccolo principato con i suoi 12mila dipendenti - tra lavora- tori interni ed esterni ( contractors ) - che faticano senza tregua giorno e notte nei 42 hangar di man- tenimento della miniera, caricatori dislocati in un’area di circa 8.400 metri quadrati. Un quartier generale di polvere nera e macchine pesanti di di- mensioni abnormi con pneumatici di 4 metri di al- tezza e 100mila dollari di valore di mercato, che sembrano uscite da un film di fantascienza. Trat- tori, raschiatori, bulldozer, Caterpillar cingolati, au- tobotti per i liquidi, gru semoventi, scavatori, trafo- ratrici, camion e autocarri a cassoni ribaltabili con capacità di 320 tonnellate. Ingombranti dinosauri di metallo che, con folli pulegge, pompe, rulli, pale, in questi anni di attività, hanno scavato montagne, inghiottito fiumi e sommerso interi villaggi di pol- vere. Tutto ciò per raggiungere la cifra di 33.700 tonnellate di carbone termico estratto ogni anno. Combustibile fossile che viene lavato quotidiana- mente con 17mila litri di acqua dolce e poi traspor- tato su una ferrovia per 150 chilometri fino a Puerto Bolivar. Qui viene stivato in navi con capa- cità fino a 180mila tonnellate che salpano verso Eu- ropa, America e Asia. Sopra e a destra: macchinari all’opera in un «tajo» della miniera a cielo aperto appartenente alla compagnia Cerrejón Limited, in Guajira; le piante di cactus. Pagina seguente: il marito della pasio- naria Luz Angela, padre di Moises, con la sua vecchia automobile. D
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