Missioni Consolata - Novembre 2017

BRASILE «La criminalizzazione e la destrut- turazione di Incra e Funai (l’orga- nismo che si occupa delle terre in- digene, ndr ) - si legge in un re- cente rapporto del Comitato bra- siliano dei difensori dei diritti umani - sono utili per il proposito della bancada ruralista del Con- gresso nazionale di farla finita con le politiche agrarie che riguar- dano le lavoratrici e i lavoratori rurali sem terra, gli indigeni, i qui- lombolas 10 e i restanti popoli della campagna, della foresta e delle acque» 11 . Che il clima sia pesante per i di- Se il danno patrimoniale conta di più Sotto il governo di Temer (per- sona indagata per corruzione, ma disposta a qualsiasi concessione alle lobbies parlamentari pur di ri- manere in sella) 9 la situazione so- ciale nel paese si è aggravata. 48 MC NOVEMBRE2017 Q uali relazioni esistono tra la terra dei popoli indigeni e la terra reclamata dai sem terra ? Sono soggetti in contrasto per uno stesso obiettivo? Un articolo pubblicato sul sito del Mst (25 aprile 2017) si concludeva così: «La alleanza tra sem terra e popoli indigeni è cruciale per affron- tare il capitalismo e per combattere l’agrobusi- ness». Al di là di una teorica alleanza (comunque non così scontata), ci sono situazioni che non possono non produrre contrasti, anche gravi: come compor- tarsi quando dei sem terra invadono e occupano un territorio indigeno? E se arrivano dei piccoli al- levatori di bestiame? O dei contadini senza terra che si sono trasformati in garimpeiros (cercatori d’oro) o madeireiros (tagliaboschi)? Detto questo, le differenze tra popoli indigeni e sem terra rispetto alla terra sono sostanziali. P ER L ’ ASPETTO SOCIOECONOMICO E ANTROPOLOGICO - I sem terra sono dei contadini che vedono la terra come elemento economico per il sostentamento loro e delle proprie famiglie. Essi praticano un’a- gricoltura di tipo stanziale. Per i popoli indigeni la terra ha in primis una valenza culturale e religiosa, mentre l’aspetto economico è secondario e anzi l’aggettivo «economico» risulta forzato. All’agricol- tura stanziale gli indigeni preferiscono la caccia, la pesca e la raccolta dei frutti della foresta. È vero tuttavia che, dopo alcuni secoli di contatto (quasi sempre disastroso) con i non indigeni, alcuni po- poli o singoli individui hanno acquisito abitudini occidentali e abbandonato usanze proprie. P ER L ’ ASPETTO GIURIDICO - La politica agricola, quella fondiaria e la riforma agraria sono trattate dagli articoli 184-191 della Costituzione federale del 1988. Tuttavia, per i diritti dei sem terra occorre fare riferimento alla legge ordinaria. Per esempio, alla legge n. 4.504 del 30 novembre del 1964 che or- ganizza la riforma agraria e la politica agraria. Per i popoli indigeni invece la fonte primaria dei loro diritti sulla terra è data dalla stessa Costituzione del 1988, la prima tra le fonti del diritto. Gli articoli costituzionali 231 e 232 stabiliscono il diritto dei popoli indigeni al possesso permanente delle terre tradizionalmente occupate e all’uso esclusivo delle ricchezze del suolo, dei fiumi e dei laghi che su quella terra si trovano. I popoli indigeni non ne sono però i proprietari e dunque, per esempio, non possono vendere la terra. La proprietà della stessa è del governo brasiliano, il quale si riserva anche il diritto di sfruttarne il sottosuolo. A livello giuridico internazionale, per i popoli indigeni è importante ricordare anche la Convenzione 169 dell’Organiz- zazione internazionale del lavoro (Oil), che il Bra- sile ha sottoscritto. P ER L ’ ASPETTO ISTITUZIONALE - I sem terra deb- bono fare riferimento all’«Instituto Nacional de Colonização e Reforma Agrária» (Incra). L’organo federale di riferimento per i popoli indigeni è in- vece la «Fundação Nacional do Índio» (Funai). Sia Incra che Funai sono oggi sotto attacco da parte del governo e del Congresso nazionale. Un ruolo molto importante riveste, infine, il «Ministério Pú- blico Federal» (Mpf), il guardiano della Costitu- zione del 1988. PaoloMoiola P OPOLI INDIGENI E SEM TERRA Evitare una guerra tra poveri e defraudati La questione della terra riguarda sia i contadini che i popoli indigeni. Con differenze sostanziali. © Marcelo Camargo / Agência Brasil

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