Missioni Consolata - Novembre 2017
NOVEMBRE2017 MC 15 C hiunque si trovi a visitare un paese dell’area confu- ciana (Cina, Corea, Giap- pone, Taiwan, Vietnam e diaspora cinese) entra automati- camente in una di queste due ca- tegorie fondamentali: straniero o ospite. E per quanto riguarda l’o- spitalità, non ho mai sperimen- tato tanta squisita gentilezza in vita mia come in Corea del Sud. Per questa cultura l’ospite va coc- colato al massimo. Permettetemi di raccontarvi un paio di aneddoti veramente acca- duti per farvi entrare «a pelle» nel mondo dell’onorevole ospite in Corea. ospite o straniero? Potrebbe capitarvi di essere per strada e avere bisogno d’informa- zioni. Vi avvicinate a un coreano e cominciate gentilmente a tentare una comunicazione col vostro po- vero inglese. In quel momento il malcapitato coreano vede il suo mondo ordinato e preprogram- mato sconvolgersi. Ma questo dura solo per una frazione di se- condo, perché subito nel coreano scatta una delle due possibili vie di reazione: a) Pensa: «È uno straniero! Non posso capire cosa mi dice perché non conosco la sua lingua! Non posso aiutarlo». E così vi guarda come se avesse di fronte un fan- tasma: non vi sente e non vi vede, e anche se gli crollaste davanti per un colpo apoplettico rimar- rebbe indifferente. b) Oppure pensa: «È un ospite straniero». Allora, non solo vi spiega dove dovete andare, ma lui stesso vi accompagna, prende la metro con voi, vi offre un caffè, vi porta davanti a una porta e vi consegna a un’altra persona a cui si raccomanda di portarvi esatta- mente alla vostra destinazione e magari vi paga anche il taxi. Ci è capitato una volta, al ban- cone di una banca, di rivolgerci in perfetto coreano a una signorina Corea del sud testo di Gian paolo lamberto - foto imC Corea MC A Ogni missionario sa che, dovunque si troverà a operare, sarà chiamato a scoprire e assumere usi e costumi diversi. La ricchezza della diversità è segno della creatività dello Spirito e, a volte, anche fonte di situazioni divertenti. Padre Gian Paolo, con il suo solito stile ironico e paradossale, ci racconta un paio di aneddoti coreani. NOTE IRONICHE D’INTERCULTURALITÀ L’ospite d’onore
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