Missioni Consolata - Ottobre 2017
apozmun/Flickr.com_El Cristo del otero de Palencia, Spagna Unico vero sacerdote di Antonio Magnante tiene solo a Cristo (cf. 1Tim 2,5). I cristiani possono avere accesso a Dio, e dunque lo- darlo, solo attraverso il Cristo. Come Verbo incarnato, Gesù è colui che ha eliminato la di- stanza infinita tra il mistero di- vino e trascendente e l’umanità peccatrice e limitata. I MINISTRI «ORDINATI» In questo contesto si innesta il ruolo del sacerdozio ministe- riale. I ministri «ordinati» (i preti) sono costituiti per essere il sacramento della mediazione di Cristo. Quando la Chiesa de- finisce il sacerdozio ministeriale «sacramento», intende dire che in nessun modo colui che viene ordinato compie funzioni o azioni per sua iniziativa. Al con- trario colui che riceve il sacra- mento dell’ordine è inviato per agire nella persona di un altro, per esserne il suo sacramento. È evidente, dunque, che il mini- stro ordinato deve essere uni- sacerdotale. Dal momento che formano un corpo specifica- mente sacerdotale, il loro sa- cerdozio è definito «comune». Essi realizzano quanto Dio di- ceva a Israele alle falde del Si- nai: «Voi sarete per me un gruppo che esercita una fun- zione sacerdotale» (cf. Es 19,6). Nella nuova economia di sal- vezza la funzione sacerdotale dei fedeli si realizza solo attra- verso il Cristo (cf. Rm 5,1; Ef 2,6.18; 3,12). Tutti i cristiani partecipano del sacerdozio di Cristo in quanto sono abilitati ad avere accesso a Dio - cosa proibita nel si- stema sacerdotale dell’Antico Testamento - per offrire sacri- fici a Lui graditi. Nel realizzare il loro culto sacerdotale, i bat- tezzati si mostrano aperti e disposti a essere trasformati dall’amore del Padre. Nella dinamica della salvezza, tuttavia, l’aspetto della media- zione tra Dio e l’umanità appar- Bibbia on the road 74 amico OTTOBRE2017 P er capire bene la rela- zione tra i due sacerdozi, il ministeriale e il comune, dobbiamo tener conto che Gesù Cristo è in grado di realiz- zare personalmente e in ma- niera perfetta il suo culto esi- stenziale (cf. Eb 9,14), al con- trario dei battezzati che non hanno in sé questa possibilità. SOLO TRAMITE CRISTO L’atto di culto dei battezzati, in- fatti, può ottenere frutti abbon- danti solo attraverso una ge- nuina relazione con il Cristo. Pietro, nella sua prima lettera, esorta i credenti ad andare da Lui, la pietra viva, e a costituire una comunità sacerdotale. Essi devono diventare il tempio in cui realizzare il culto vero (cf. 1Pt 2,5). L’apostolo Paolo insegna la stessa cosa ai Romani: egli pre- senta se stesso come il «mini- stro» ( leiturgos , liturgo) di Cri- sto Gesù a favore dei pagani nel servizio sacerdotale del Vangelo. Paolo esercita il mini- stero affinché l’offerta dei pa- gani possa essere gradita a Dio e santificata dallo Spirito santo. I cristiani devono diventare consapevoli della loro funzione è Cristo Il sacerdo- zio ministeriale e quello comune in relazione con l’unico vero sacerdote che è Cristo Gesù. Ecco la terza puntata sul sacer- dozio comune.
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