Missioni Consolata - Ottobre 2017
26 MC OTTOBRE2017 MIGLIAIA DI VITE SALVATE CON UN CELLULARE «È il cuore che mi paga» Nawal Soufi, giovane donna siciliana, dal 2013 ha contribuito a salvare migliaia di persone dalle acque del mare Mediterraneo. I migranti che hanno il suo numero la chiamano quando sono in pericolo. E lei comunica le coordinate dell’imbarcazione alla Guardia costiera. N awal in arabo significa «dono». È il nome di una giovane donna ita- liana, nata in Marocco nel 1987, arrivata in Sicilia quando aveva un mese. Lei si de- finisce «attivista per i diritti umani». Molti la chiamano «lady sos». Dall’estate del 2013 ha con- tribuito a salvare migliaia di per- sone dalla morte in mare rice- vendo le loro richieste di aiuto sul suo telefonino. Non si sa quante ne abbia aiutate. Solo lei, forse, potrebbe farne il conto consul- tando i quaderni sui quali ap- punta i dettagli di ogni singola ri- chiesta di aiuto. Oggi gli sos arrivano anche dalla terra ferma: dai confini dell’Eu- ferenza per 200mila persone». Nel libro che ne racconta la bio- grafia, Nawal. L’angelo dei profu- ghi , di Daniele Biella (Paoline 2015), si parla di 20mila persone salvate. Alla domanda «chi te lo fa fare», lei risponde: «È il cuore che mi paga» 2 . con il cellulare (e la tenacia) L’azione di lady sos, studentessa di scienze politiche a Catania e, grazie alla sua conoscenza della lingua araba, interprete e media- trice culturale presso il tribunale, è molto semplice: riceve sul suo cellulare richieste di aiuto da parte di persone in difficoltà o in pericolo di vita, e le gira a chi può fare qualcosa per aiutarle. ropa orientale, dagli hotspot (i centri di identificazione), come quello greco di Moria, Lesbo, dove sono trattenuti richiedenti asilo che la chiamano per denun- ciare abusi e violenze. Il 24 luglio scorso 1 lei stessa, presente du- rante alcuni scontri nel campo, sembra sia stata trattenuta al- cune ore dalle forze dell’ordine greche. Lo scorso maggio Nawal Soufi ha ricevuto a Dubai, dalle mani dello sceicco e primo ministro degli Emirati arabi uniti, Mohammad bin Rashid al Maktoum, il premio «Arab hope maker 2017», fau- trice della speranza araba, scelta perché, secondo al Maktoum, «con la sua azione ha fatto la dif- itaLia-mediterraneo di Luca Lorusso MC A Ben White/CAFOD Photo Library/flickr com
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