Missioni Consolata - Ottobre 2017

OTTOBRE2017 MC 23 MC A Filippine, Vietnam e Thailandia, ma anche da alcuni paesi dell’A- merica Latina. Durante il periodo di studi della lingua cinese ci siamo avvicinati a questo mondo com- plesso e bisognoso di «consola- zione» rappresentato dai lavora- tori stranieri. La chiesa locale ha anche un grande bisogno di clero, fattore che ha contribuito in maniera riso- lutiva alla scelta di Hsinchu come nostra meta. Il vescovo ci ha ospi- tati presso l’episcopato per tutto il tempo del nostro inserimento nella realtà di Taiwan, garanten- doci accompagnamento e incorag- giamento nella prima, arida fase di apprendistato nella nuova realtà. I primi due anni e mezzo di perma- nenza sono stati infatti dedicati allo studio intensivo del cinese mandarino, senza la conoscenza del quale si è praticamente bloc- cati in ogni attività pastorale. Era- vamo in due: padre Mathews Odhiambo, keniano, e il sotto- scritto, spagnolo. Personalmente avevo già fatto la fatica di impa- rare un idioma complesso come il coreano e adesso mi trovavo da- vanti a questa nuova domanda: sarei stato capace di iniziare un la- voro pastorale efficace con la co- noscenza del cinese che avevo maturato fino a quel momento? Dove, soprattutto, il vescovo ci avrebbe chiesto di iniziare la no- stra missione «sul campo»? Con padre Mathews, sovente ci chie- devamo quale sarebbe potuta es- sere, al termine dei nostri primi due anni in Taiwan la nostra re- sponsabilità pastorale. Forse una parrocchia in qualche città della diocesi? O in una zona rurale dove vivono i nativi? Saremmo stati ca- paci, col nostro cinese così limi- tato, ad affrontare una tale re- sponsabilità? La parrocchia del Sacro Cuore di Gesù Alcuni di questi dubbi si sono sciolti quando il vescovo Lee mi ha chiamato per dirmi: «Ho già pen- sato quale sarà la parrocchia per voi missionari della Consolata. È la parrocchia dei Gesuiti, quella del Sacro Cuore. Loro stanno per con- segnare la parrocchia alla diocesi e così ho pensato a voi!». Che sor- presa! Non lo avremmo mai im- • Missionari della Consolata | Missione Asia • # Pagina precedente : passaggio del «testi- mone» dal vecchio parroco gesuita, il 93enne padre Sun, a padre Mathews Odhiambo Ouwor, 43enne keniano missio- nario della Consolata. In queste pagine : mappa della diocesi di Hsinchu, fondata nel 1961. | La parrocchia del Sacro Cuore ( foto a sinistra sotto ) si trova quasi al centro della città di Hsinchu, dove, oltre alla cattedrale, ci sono altre 11 parroc- chie e un santuario dedicato alla Madonna del Monte Carmelo. Qui a sinistra : messa del giorno del passag- gio delle consegne, il 30 luglio 2017, nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù. Presiede il vescovo, mons. Lee, sono presenti i missio- nari della Consolata e i padri gesuiti che pas- sano il testimone. Il primo a sinistra è padre Gian Paolo Lamberto (italiano) dalla Corea. Accanto a lui padre Sun, il vecchio parroco. Il secondo a sinistra del vescovo è padre Tam- rat Defar (etiope), superiore della regione Asia (inclusiva di Corea del Sud, Mongolia e Taiwan), alla sua sinistra i padri Gilberto Da Silva (portoghese), Mathews Odhiambo e Ja- sper Kirimi (keniani), ed Eugenio Boatella (spagnolo). Statistiche Annuario Pontificio 2017 La diocesi copre un’area di 4.750 km 2 e ha una popolazione totale di quasi 3mi- lioni e 700mila abitanti, di cui circa 43mila cattolici. Ha 75 parrocchie, 12 missioni e 121 chiese con 28 sacerdoti diocesani e 66 sacerdoti religiosi, 70 fra- telli religiosi e 169 suore. Si battezzano circa 700 nuovi cristiani ogni anno. Il vescovo dal 2006 è mons. John Baptist Lee Ken-Mien. I primi tre missionari della Consolata sono arrivati l’ultimo tri- mestre del 2014.

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