Missioni Consolata - Ottobre 2017
OTTOBRE2017 MC 17 MC A Radici profonde Il cristianesimo appartiene all’Africa fin dalle sue origini, a partire dall’eunuco etiope a Simone na- tivo di Cirene (in Libia). San Marco, ad Alessandria d’Egitto, fondò una comunità fiorente (che, come quella nella vicina Etiopia, dura a tutt’oggi) e il Nord Africa, prima dell’invasione islamica, ha of- ferto una messe rigogliosa di martiri, santi e padri della Chiesa. Un’Africa che sorprende « Ex Africa semper aliquid novi - dall’Africa (viene) sempre qualcosa di nuovo», dicevano già i Ro- mani. La vitalità della Chiesa africana è la sorpresa e il dono che Dio sta dando a tutto il mondo. I missionari della Consolata, arrivati in Kenya nel 1902, sono presenti in 10 nazioni con 88 comunità e circa 400 missionari (compresi i 92 studenti pro- fessi) e sono pronti ad aprire a breve una nuova missione nel Nord del Madagascar. I missionari di origine africana (439) costituiscono quasi il 45% di tutto l’Istituto e ne sono la parte più giovane. In 268 lavorano nelle varie nazioni dell’Africa e 166 sono negli altri continenti. Una vi- talità missionaria bellissima per un continente che pur avendo ancora bisogno di missionari è capace di condividere dalla sua povertà. Le scelte Con la sobrietà e la concretezza che caratterizza il mondo africano, i missionari vogliono concentrare i loro sforzi su tre ambiti principali. • Rimettere la missione ad gentes al centro : l’annuncio del Vangelo ai non cristiani viene prima della cura delle comunità già formate. Con alcune priorità: i cristiani superficiali o ab- bandonati (come nelle grandi periferie urbane multietniche, deculturate e povere) e la scelta delle minoranze etniche (come i Pigmei). • Una formazione di qualità per la Missione : ai 92 giovani in formazione dal noviziato alla teologia occorre aggiungere gli oltre 200 gio- vani che sono nel periodo di studi che precede il noviziato. È una realtà molto bella, di cui rin- graziare il Signore, che ha però i suoi problemi: garantire formatori qualificati ed esperti; so- stenere la gestione dei seminari che assorbe molte risorse; assicurare la continuità e la qua- lità formativa nei quasi dieci anni di studio; te- nere acceso il fuoco della Missione e prepa- rare i giovani ad andare in luoghi anche più poveri di quelli da cui provengono. • Autosufficenza economica e trasparenza : c’è l’urgenza di trovare forme di autofinanzia- mento in Africa, di ridurre le spese, di respon- sabilizzare ogni missionario nell’uso dei beni, e di garantire equità e trasparenza curando i rapporti di fiducia e correttezza con benefat- tori e donatori esteri. 5 6 • Capitolo generale | Evangelizzazione | Missione | Chiesa • Africa: le sorprese di una Chiesa viva
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