Missioni Consolata - Giugno 2017

vituperati catechismi e trasmettere a lei l’Abc della fede. Mi vanno be- ne tutti i catechismi, dall’ultimo compendio a quello tridentino, che, fi- no a prova contraria, hanno ottenuto più risul- tati in quantità e qualità dei «teologi» che hanno studiato pedagogia. Mi scusi lo sfogo, ma non se ne può più. Un po’ di umiltà non farebbe male. Per il resto la rivista è sempre più di geopolitica (adesso come adesso l’a- spetto che preferisco), sociologia, relazioni in- ternazionali, ma sempre meno di formazione Cri- stiana (il sottotitolo è an- cora Rivista missionaria della famiglia). Sono ca- paci tutti a dare la colpa agli altri. Potrei andare avanti ma forse sono già stato troppo noioso e mi fermo qui. Faccio la mia offerta ma sono alquanto deluso, anche se speran- zoso. Cordiali saluti Andrea Sari 21/04/2017 Caro Sig. Andrea, ho pubblicato la sua lette- ra dall’A alla Z. Ho cercato di comprendere il disagio che lei prova e cerco di ri- spondere con la sua stes- sa franchezza. Avrà visto che ho cambia- to il fondo del link allo sfogliabile per evitare e- quivoci. Ma ho pensato: «Cavolo, mi hanno rubato l’arcobaleno!». Sarà che sono stato abbastanza fuori dall’Europa, ma l’ar- cobaleno a me ricorda sempre e solo quello di Noè (Gen 9) ed è un moti- vo di gioia, anche se ai miei amici keniani dava tristezza perché «portava via la pioggia». Le pagine di don Paolo Fa- rinella fanno certamente discutere per alcuni suoi commenti sulla vita della Chiesa, ma offrono so- prattutto il pane buono e MC R della mia infanzia. A oltre 50 anni dal Vatica- no II, si può dire senza paura che quel concilio è stato un grandissimo av- venimento di grazia per la Chiesa e appartiene a pie- no titolo all’autentica «Tradizione». Vi parteci- parono oltre 2.000 vescovi di tutto il mondo, un papa che ora è santo, un altro che ora è beato, e altri tre futuri papi, di cui uno, Gio- vanni Paolo II, anch'egli santo e un altro che ha poi fatto la scelta coraggiosa e inedita di dimettersi. Hanno sbagliato tutto? Sono stati meno «Tradi- zione» dei 25 vescovi e 5 superiori generali pre- senti all’inizio del Concilio di Trento nel 1545 o dei 255 dell’ultima sessione del 1563? Quanto a noi cerchiamo di essere profondamente ancorati alla Parola di Dio e all’insegnamento della Chiesa, di cui il Vaticano II è un pilastro. E lo faccia- mo con amore e passione per la Chiesa, ringrazian- do lo Spirito di vivere in questo nostro tempo di Grazia. Nella rivista, siamo co- scienti di correre il rischio di essere troppo sociali, ma siamo convinti che l’autentico annuncio del Vangelo deve tener conto di «tutto l’uomo», non so- lo della sua dimensione spirituale. Nello stesso tempo non ci siamo mai tirati indietro nell’affron- tare argomenti che ri- guardano la fede e la vita della Chiesa. Cerchiamo di servire la verità nella carità senza seguire la moda o cercare popolarità, consci di non essere tuttologi e di avere tanto da imparare. Grazie. solido della Parola di Dio trattando i lettori da cri- stiani adulti nella fede ( vedi 1 Cor 3,1-3 in paral- lelo con Eb 5,13-14). Quanto al Vaticano II, mi sembra che in realtà suc- ceda il contrario di quanto lei scrive: lo si rifiuta nel nome della «Tradizione» della Chiesa. Ma quale «Tradizione»? Non è for- se una scelta di parte quella di prendere dalla «Tradizione» quello che piace? Accogliere lo spiri- to del Concilio è essere innestati nella fede antica e solida della Chiesa per viverla nell’oggi e non è certo disprezzare la fede semplice e genuina della «nonna». Ce ne fossero ancora tante di quelle nonne. Vorrei avere io la fede genuina, forte e ope- rosa che ho visto vivere da persone che fanno parte GIUGNO2017 MC 7 Ai nostri lettori un invito a continuare ad accompagnare con la preghiera le missionarie e i missionari della Consolata riuniti per i rispettivi capitoli generali che si concludono il 20 giugno, festa loro Fondatrice, la Vergine e Madre Maria Consolata, Regina delle Missioni. Che la Consolata bene- dica tutti noi e ci aiuti a vivere da «santi per essere missionari». Grazie.

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