Missioni Consolata - Giugno 2017

GIUGNO2017 MC 69 scoraggia i Pigmei, che finiscono per lasciare la scuola. Qui a Bayenga, su cento che iniziano la scuola primaria solo cinque o sei arrivano a concluderla (alle volte neanche uno)». Per chi ce la fa, la vita cambia in meglio? «Non direi. A scuola, i ragazzi pig- mei hanno preso coscienza del- l’immagine che i Bantu hanno di loro, hanno visto le differenze e capito perché gli altri hanno certi atteggiamenti al loro riguardo: per questo vivono il ritornare al campement come una sorta di ar- retramento. D’altra parte, inse- rirsi nel villaggio assieme ai Bantu è come piantare un albero senza radici, fra persone che non li ac- cettano come propri pari e che tendono a imporre loro delle rela- zioni verticali, gerarchiche. Per molti si apre la strada di quella che noi chiamiamo la destruttura- zione, dove alcol e cannabis di- ventano i mezzi con cui tenere a bada, nell’immediato, la frustra- Pagina 67 : un okapi, il mammifero artiodattilo giraffide che dà il nome all’omonimo parco che occupa buona parte della foresta dell’Ituri, habitat tradizionale dei Pigmei. | Bambini pigmei imparano a leggere e scrivere a Bayenga. | Queste pagine, sopra : coltivazione comunitaria di fagioli a Bayenga. | A destra : si abbatte la fo- resta per creare campi. | Sotto : bam- bini pigmei in una classe O.R.A. in Camerun. # MC R • Pigmei | Alfabetizzazione | Parchi e riserve | Popoli indigeni •

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=