Missioni Consolata - Giugno 2017

GIUGNO2017 MC 51 «C ome a Damasco, anche fuori della capitale le strade sono belle, asfal- tate e poco trafficate. Viaggiando verso Aleppo si vedono campi col- tivati a ortaggi, verdura e frutta di vari tipi. […] Maaloula, villaggio cristiano di antichissime origini, è uno splendore con le case abbar- bicate alla roccia e il monastero di Santa Tecla conservato come un gioiello. [...] Aleppo è una bella, ricca e intraprendente città com- merciale. Lo si vede e lo si an- nusa. Ad esempio, nel suo suq , uno dei più grandi mercati coperti dell’intero Medio Oriente. Ad Aleppo chiese e moschee sono vi- cine e nulla contraddice quella tolleranza religiosa che pare es- sere un connotato acquisito di questo paese. [...]». Queste righe risalgono al lontano giugno 1993, scritte durante il mio primo e unico viaggio in Siria. Tanti anni sono trascorsi e il paese di allora è scomparso sotto i colpi di quasi sette anni di una guerra - forse ci- vile o forse soltanto importata -, fatta sulla pelle dei siriani tra cui si contano 320 mila morti, 6 mi- lioni di sfollati interni e 5 milioni di profughi (dati delle Nazioni Unite). Una guerra che nessuno sembra in grado di fermare. Per parlare di questo abbiamo in- La guerra siriana è entrata nel suo settimo anno. Una guerra che ha devastato e smem- brato un paese laico dove la convivenza era la norma. Terroristi, mercenari e paesi stranieri hanno cacciato i siriani che si sono riversati nei paesi confinanti e in Europa. In questa intervista, molto diversa dalle verità propagandate, mons. Haddad, siriano della Chiesa melchita, difende il presidente Assad e accusa la Turchia e l’Arabia Saudita. Intanto Trump... © Delil Souleiman / AFP INCONTRO CON MONSIGNOR HADDAD Sulla pelle dei siriani 2 SIRIA di PAOLO MOIOLA MC A In alto : una colonna di profughi, fuggiti a causa dei combattimenti, si dirige verso il villaggio di Suwaidiya Saghira, a Nord di Tabqa, nella Siria centrosettentrionale (30 marzo 2017). #

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