Missioni Consolata - Giugno 2017

Alessandria è testimone di un’intensa attività culturale. Qui esiste un’im- portante comunità ebraica che è stata protagonista della prima traduzione dell’Antico Testa- mento in greco, la cosiddetta versione dei Settanta, realiz- zata tra il III e il I sec. a.C.. Qui Filone, ebreo di Alessandria, nel tentativo di conciliare elle- nismo e giudaismo, sviluppa un’esegesi della Bibbia che pre- ferisce, all’interpretazione lette- rale, una allegorica che influen- zerà molto il Didaskaleion, la prima «università» teologica cristiana, nata ad Alessandria verso la fine del II secolo d.C.. In realtà, i copti ritengono che il primo ad evange- lizzare l’Egitto non sia san Marco (che pure consi- derano il «fondatore» della propria Chiesa) ma Gesù stesso. Bisogna risalire ad almeno una qua- rantina di anni prima quando la Sacra Famiglia scappa in Egitto per sottrarsi all’ira di Erode. An- che qui, una profezia veterotestamentaria sull’E- gitto diceva: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio» (Os 11,1). Diversi testi apocrifi, tra cui il Vangelo arabo dell’infanzia (ca. V sec.), e numerose tradi- zioni copte, riferiscono i dettagli del soggiorno di Gesù, Maria e Giuseppe che fu ricco di eventi mi- racolosi e portò molti a credere in Cristo. Ancora oggi esistono delle chiese fondate sui luoghi delle tappe più importanti di questo passaggio. L’Egitto è quindi l’unica terra, oltre a quella di Palestina, ad essere stata calpestata dal Verbo incarnato. 40 MC GIUGNO2017 D Dall’imperatore Diocleziano alla spaccatura di Calcedonia I copti chiamano affettuosamente la loro chiesa Umm al-shuhada’ , la «Madre dei martiri». Iniziate nel III secolo, le discriminazioni nei confronti dei cristiani copti non si sono praticamente mai arre- state. Con l’arrivo di Diocle- ziano nel 284 la Chiesa egiziana vive una drammatica persecu- zione che miete un gran numero di martiri. Quest’epoca terribile ha avuto un tale effetto che la Chiesa copta fa cominciare il suo ca- lendario il 29 agosto (calendario giu- liano) 284, data d’inizio dell’impero di Dio- cleziano. Il 2017 corrisponde al 1733 del calendario copto. La persecuzione, arrestatasi nel 313 con l’e- ditto di Milano che decreta la libertà religiosa per i cristiani dell’impero romano, riprenderà in altre forme poco più tardi. Inizia l’epoca d’oro di questa Chiesa, IV e V secolo, stroncata dal disastro del 451. Al Concilio di Calcedonia si consuma una delle più dolorose spaccature all’interno dell’ecumene cristiana. Incomprensioni sulla natura di Cristo, mescolate a ragioni di tipo geoecclesiale, portano la Chiesa egiziana a essere estromessa dalla comu- nione con le altre Chiese. Il risultato è una nuova era di persecuzioni a opera dell’ establishment eccle- siale appoggiato dall’imperatore, fino al momento all’avvento dell’islam nel VII secolo. Vivere da cristiani in un paese islamico Isolando i copti dagli altri cristiani, l’islam certifica definitivamente la definizione di «Chiesa di mar- tiri». I nuovi dominatori islamici, infatti, fanno di tutto per favorire la conversione alla loro religione dei cristiani egiziani, spesso con metodi per nulla pacifici. Considerati cittadini di seconda categoria, i cri- stiani devono aspettare un millennio, l’epoca mo- D In alto : una croce copta. Qui : una spettacolare veduta del mona- stero di San Macario, il Grande a Wadi el-Natrun (Scete). Pagina seguente : padre Matta el Meskin, per lungo tempo padre spirituale di San Macario. D

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