Missioni Consolata - Maggio 2017

MAGGIO2017 MC 53 cessità si ritrovano a svolgerlo, in un universo nel quale la povertà rovina la popolazione. Tutti sono alla ricerca della sopravvivenza, non importa il prezzo da pagare. Per ottenere una buona quantità di ghiaia alla fine della giornata, le donne sono infatti esposte a ogni tipo di rischio. Finita la fatica fatta per spaccare le pietre, resta poi la difficoltà di tro- vare un compratore, tappa cru- ciale che fa parte della penitenza di questa attività. E il prezzo è irri- sorio: 700 franchi congolesi, mezzo euro, a secchio. Le donne sono obbligate a lavorare anche tutta la giornata per arrivare a rac- cogliere una media di cinque sec- chi e portare così a casa 3500 fran- chi, il minimo necessario per la so- pravvivenza. La maggioranza di queste donne vive sotto la soglia della povertà, a volte sono senza marito oppure vedove. Sotto un caldo torrido, a rischio di malattie trasmesse dal- l’acqua e di pesanti infortuni. Jacobo, il giovane Nessuna età è esclusa da questa attività. Jacobo Cédrick è un gio- vane di 28 anni: aveva lasciato la Rdc per cercare lavoro in Congo Brazzaville, ma il suo sogno si è trasformato nel peggiore degli in- cubi. Espulso da Brazzaville, si è ri- trovato in questo sito a spaccare pietre e produrre ghiaia, produ- cendo da 10 a 20 secchi al giorno, per guadagnare dai 5 ai 10 euro. Ha un figlio a carico ma nessuna moglie. Copre i suoi bisogni e quelli del bambino con questa atti- vità. Anziché darsi alla criminalità o alle rapine, fenomeno in crescita a Kinshasa e spesso praticato dai giovani kinois (nome degli abitanti della capitale) espulsi da Brazza- MC A • Lavoro sfruttato | Miseria | Cava di pietra •

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