Missioni Consolata - Maggio 2017

MAGGIO2017 MC 17 si attesta in modo inequivocabile l’uso del tè come bevanda risale al 59 a.C., durante la dinastia Han. Secondo un recente studio effet- tuato nel 2015 da un’equipe di ri- cercatori cinesi e pubblicato dalla rivista Nature , il suo uso si diffuse anche nelle aree occidentali della Cina, in particolare nel Tibet e nell’attuale Xinjiang, nel II secolo d.C., almeno quattro secoli prima di quanto si fosse fino ad oggi sup- posto. Esiste un solo albero che produce le foglie con cui si prepara l’infuso del tè: la Camellia sinensis . Come suggerisce l’aggettivo sinensis , la pianta ha origine in Cina (esatta- mente nella Cina meridionale). Ma da dove deriva il termine «Ca- mellia»? Il farmacista di Brno Il nome della pianta fu dato dal medico e naturalista svedese Carlo Linneo (1707-1778), il quale lati- nizzò il nome Camellia in omaggio ad un semisconosciuto gesuita moravo: Jiři Josef Kamel (1661- 1706), fratello laico e missionario nelle Filippine. Kamel nacque a Brno (ora in Re- pubblica Ceca), il 21 aprile 1661. Sua madre era austriaca, mentre il padre era moravo. Brno, facente parte dell’Impero asburgico, era da poco stata nominata unica ca- pitale del Mangraviato di Moravia, premiando la strenua difesa oppo- sta dalla città alle truppe svedesi le quali, dopo aver conquistato la città di Olomouc, minacciavano di marciare su Vienna. L’ordine dei Gesuiti stava godendo di grande popolarità perché uno degli eroi della resistenza era stato Martin Středa, rettore del Collegio gesuita cittadino. Sull’onda dell’entusia- smo per la vittoria, il pittore Mar- tin Antonin Lublinsky dipinse uno dei rari ritratti di Středa, oggi con- servato nella Galleria Morava di Brno. È una raffigurazione mistica, che mostra la temporanea ascen- sione al cielo del rettore nel mo- mento in cui gli svedesi decidono di abbandonare l’assedio. La Ma- donna che gli rende omaggio e al tempo stesso la medaglia che mo- stra l’imperatore Ferdinando III d’Asburgo vogliono accentuare il ruolo avuto dal prelato come di- fensore dell’Impero asburgico e la sua figura di mediatore tra l’impe- ratore e Dio. Forte degli onori attribuiti alla compagnia, la famiglia di Jiři fu ben felice di donare il proprio fi- glio ai Gesuiti. Fu in questa istitu- zione che Kamel studiò con pas- sione la botanica e divenne, nel 1679, farmacista, praticando la professione nella farmacia del col- legio. Il 12 novembre 1682 Kamel entrò in noviziato a Brno e dal 1685 di- resse come fratello laico la farma- cia del collegio della Santa Trinità di Jindřichuv Hradec per poi tra- sferirsi, l’anno seguente, a Česky Krumlov. Nella piccola cittadina boema restò solo pochi mesi per- ché fu lui stesso a chiedere, ed ot- tenere, di essere mandato missio- nario oltreoceano. Nelle Filippine Nel 1688, dopo essere partito da Cadice, arrivò nelle Filippine, colo- nia spagnola, dove venne asse- gnato al Colegio Màximo de San Ignacio, il collegio centrale dei Ge- suiti di Manila. L’esperienza farma- ceutica maturata in Boemia e la profonda passione per la botanica, indussero il superiore di Kamel ad affidargli il compito di fondare la prima farmacia del paese. Lui stesso preparava le medicine, che distribuiva gratuitamente ai più poveri, approfondendo la cono- scenza della flora e della fauna lo- cale. Il nuovo ambiente in cui operava, però, era assai diverso da quello in cui era cresciuto e in cui aveva fatto pratica: il clima, la cultura, la MC A Pagina precedente : un fiore di «Camellia sinensis», la pianta del tè. A sinistra e sotto : ritratti di Josef Kamel e Carlo Linneo. In basso : una veduta della cittadina di Česky Krumlov (Boemia, Repubblica Ceca). # • Botanica | Medicina | Ricerca | Gesuiti • © Chris Barnes, 2012

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