Missioni Consolata - Aprile 2017

APRILE2017 MC 75 C olpiscono sicuramente la nostra immaginazione quelle porte sbarrate del Cenacolo e anche la paura che attanaglia il piccolo gruppo dei discepoli di Gesù, morto e se- polto da quasi tre giorni. Eppure, in questa comunità ferita e fragile, il Risorto non teme di entrare, di portare una parola di pace, alitando il suo Spirito di perdono e di vita nuova, senza dimenticarsi di mostrare le sue mani piagate e gloriose, segno inconfondibile di morte e risurrezione. Esplode, allora, in noi la gioia della Pasqua, che arriva dopo gli au- steri quaranta giorni quaresimali, trasfigurandoli e rendendo la fatica del vivere “più fervo- rosa”, come ricordava il beato Allamano: «La Pasqua è una festa che va al cuore. Noi dob- biamo risorgere al fervore. Tutti dicano a se stessi: “Siamo risorti, non vogliamo più morire, vogliamo essere veri mis- sionari”. E non abbiate paura di diventare troppo fervo- rosi!». E come ci dice Papa Francesco che sembra riecheg- giare il nostro Fondatore: «La vita cresce e matura nella mi- sura in cui la doniamo per la vita degli altri. La missione, alla fin fine, è questo. Di conseguenza, un evangelizzatore non dovrebbe avere costantemente una faccia da funerale. Recuperiamo e accresciamo il fervore, “la dolce e confor- tante gioia di evangelizzare, anche quando occorre semi- nare nelle lacrime…“. Possa il mondo del nostro tempo ri- cevere la Buona Novella non da evangelizzatori tristi e sco- raggiati, impazienti e ansiosi, ma da ministri del Vangelo la cui vita irradi fervore, che ab- biano per primi ricevuto in loro la gioia del Cristo… Non lasciamoci rubare la gioia dell’e- vangelizzazione!». La sera oscura lascia il posto a una visita, quella di Gesù. Lui è con noi e ci apre la strada a una gioia che non può essere ingabbiata o trattenuta dalle mura di un tempio chiuso, che non sa più di casa, che non è più luogo di incontro. Il dono del Risorto, che sconfigge «la psicologia della tomba», fa spalancare le porte del nostro cuore un po’ co- dardo, caso mai fossimo tentati di sprangarle di nuovo, o di costruire altri muri o, peggio ancora, di selezionare chi merita e chi no il nostro aiuto. «Come fa piacere quando uno tira diritto, va avanti, sempre avanti! Vi voglio allegri. Desidero che si conservi e si accresca sempre più lo spirito di tranquillità, di scioltezza, di serenità. Questo è lo spirito che io vo- glio: sempre gioia, sempre facce allegre». Parole del beato Allamano per noi tutti, in questo tempo pasquale. Fortunati di avere incontrato Gesù, risorti con lui, per poi uscire e andare incontro agli altri, per annunciarlo e testimoniarlo vivente: fervore di Pasqua, gioia missio- naria. P. Giacomo Mazzotti A cura di Sergio Frassetto CON FERVORE PASQUALE «In questo tempo di Pa- squa, si sente il bisogno di gridare forte: Alleluia! Chi non sentisse di par- tecipare a questa festa, chi non godesse in cuor suo, non ha né cuore, né spirito…». (Giuseppe Allamano)

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