Missioni Consolata - Aprile 2017

62 MC APRILE2017 che conoscendo 70 «mi piace» di una persona la si conosce come se fosse un amico, con 150 come se fosse un figlio e con 300 come se fosse una moglie o un marito. Una disponibilità di oltre 300 «mi piace», elaborati secondo il mo- dello Ocean, consente di cono- scere l’utente più di quanto que- sto conosca se stesso. Big Data e politica Secondo quanto riportato dai due giornalisti svizzeri, lo stesso giorno della pubblicazione dell’ar- ticolo Kosinski ha ricevuto una mi- naccia di denuncia e un’offerta di lavoro, entrambe da Facebook. Spaventato dai risultati della sua ricerca, e dalle sue implicazioni politiche, Kosinski però ha decli- nato l’offerta e, da quel mo- mento, si è dedicato a mettere in guardia sull’impatto dei social me- dia sul dibattito democratico, pre- vedendo il rischio che questa tec- nica possa massimizzare l’in- fluenza delle notizie false sui so- cial media, marcando un perico- loso passaggio dal «conoscere per deliberare» al «conoscere per condizionare». Un incubo che è sembrato realizzarsi quando è emerso che Cambridge Analytica ha usato un metodo ispirato alla ricerca di Kosinski, e basato sul- l’applicazione del modello Ocean ai dati raccolti sui social media, sia per la campagna della Brexit che per quella di Trump. E che po- trebbe rivelarsi molto più di una collaborazione una tantum: uno dei membri del consiglio di ammi- nistrazione di Cambridge Analy- tica è Stephen Bannon, ex diret- tore di Breitbart , il megafono della cosiddetta Alt-Right , la nuova estrema destra americana, stratega della vittoriosa campa- gna di Donald Trump e tuttora braccio destro dell’inquilino della Casa Bianca. La tecnica, usata per la prima volta nel referendum britannico e nelle elezioni americane po- trebbe trovare presto applica- zione altrove. E potrebbe essere migliorata da agenzie concor- renti. Una delle più avanzate e opache compagnie che operano nel campo dei Big Data applicati alla comunicazione politica e alla raccolta d’intelligence è la Palan- tir Technologies , creata nel 2004 da Peter Thiel, miliardario tede- sco-americano già fondatore di PayPal, il gigante dei pagamenti online nel 1999, e tra i primi a credere in Facebook, di cui tut- tora detiene cinque milioni di azioni e siede nel consiglio d’am- ministrazione. Thiel, a differenza della grande maggioranza degli imprenditori della Silicon Valley, ha preso pubblicamente posi- zione a sostegno di Trump. La sua Palantir si occupa di analisi di anti terrorismo per il Dipartimento americano della difesa e per altre agenzie di spionaggio e attinge, tra gli altri, ai dati generati dalle comunicazioni sui social media. Un semplice «mi piace» non dirà poi tanto, ma centinaia possono fornire un profilo completo. Un click non costa nulla ma, come nel famoso slogan forgiato dal vi- deo-artista Richard Serra nel 1973 e diventato popolare negli anni ‘90, «Se qualcosa è gratis, vuol dire che il prodotto sei tu». Gianluca Iazzolino sti. I social media offrono un enorme bacino di dati, e la po- tenza di calcolo degli strumenti a disposizione permette di trasfor- mare questi dati in informazioni leggibili, stabilendo rilevanze sta- tistiche. Ma ciò che trasforma queste informazioni in proiettili che colpiscono nel segno sono delle tecniche psicometriche ispi- rate alle ricerche di uno psicologo polacco dell’università di Cam- bridge, Michal Kosinski. Durante i suoi studi nello Psycho- metric Centre dell’ateneo britan- nico, Kosinski si era occupato di ampliare le possibilità offerte da un modello per identificare di- verse tipologie di personalità umana sviluppato negli anni ‘80, il cosiddetto modello Ocean, un acronimo dei termini che, in in- glese, significano apertura ( Open- ness ), coscienziosità ( Conscien- tiousness ), estroversione ( Extro- version ), piacevolezza ( Agreea- bleness ) e nevrosi ( Neuroticism ). Secondo la teoria alla base di questo modello, la personalità di chiunque può essere ricondotta a una miscela, in parti diverse, di queste caratteristiche. Dopo aver messo a punto un test, MyPerso- nality App , per riscostruire le per- sonalità dei partecipanti, Kosinski l’aveva condiviso su Facebook aspettandosi che poche decine di amici partecipassero al gioco. Aveva raccolto invece milioni di risposte. Kosinski e il suo team di ricerca avevano lavorato su questa mole mastodontica di dati e, nel 2012, hanno pubblicato un articolo su un giornale accademico dimo- strando che, conoscendo una me- dia di 68 «mi piace» cliccati da utenti americani di Facebook, è possibile indovinare, al 95%, il co- lore della pelle e, all’85%, se il ri- spondente è democratico o re- pubblicano. Il ricercatore si spin- geva fino al punto di affermare MONDO DIGITALE Di fianco: una formazione in nuove tecnologie rivolta a giovani haitiani, a Port-au-Prince, Haiti. # © Marco Bello

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