Missioni Consolata - Aprile 2017
anti-europeista nel referendum del 23 giugno sulla permanenza britannica nell’Unione europea, che per la campagna elettorale di Trump nella corsa alla Casa Bianca. Cambridge Analytica ap- partiene al Scl ( Strategic Commu- nication Laboratories ) Group , una società di comunicazione politica che ha seguito le campagne elet- torali di partiti e movimenti poli- tici in tutto il mondo, dalle ele- zioni in Sud Africa nel 1994 a quelle in Kenya nel 2013, pas- sando da quelle in Ucraina nel 2004 a quelle in Romania nel 2008, incluso un progetto di ri- cerca condotto in Italia nel 2012 per un non specificato partito po- litico. Identikit digitali Guidata dal 41enne britannico Alexander James Ashburner Nix, la Cambridge Analytica è specia- lizzata nella raccolta ed elabora- zione di dati per «audience targe- ting», ovvero per identificare con la massima precisione i membri del corpo elettorale in modo da modulare messaggi politici che tocchino, per così dire, i tasti giu- 2014, ndr ) in Kenya e Tanzania sulla base dei dati raccolti tra con- tatti telefonici e su Facebook. Minaccia alla democrazia Secondo Frank Pasquale, un giuri- sta dell’Università del Maryland e autore di The Black Box Society , la fiducia cieca nei dati generati dal- l’uso di tecnologie digitali e so- prattutto l’opacità dei meccani- smi decisionali fondati sugli algo- ritmi, nasconde una minaccia al principio fondativo delle istitu- zioni democratiche, ovvero il «co- noscere per deliberare». E qui, per chiudere il cerchio, conviene tornare ai social media, ai due maggiori terremoti politici del 2016, ovvero il referendum sul Brexit britannico e l’elezione di Donald Trump alla presidenza de- gli Stati Uniti, e al filo rosso che lega questi due eventi. Lo scorso dicembre, due giornali- sti investigativi, Hannes Grasseg- ger e Mikael Krogerus, hanno pubblicato sulla rivista svizzera Das Magazin il frutto di un’in- chiesta durata diversi mesi che getta una luce inquietante sul modo in cui i Big Data estratti dai social media possono essere usati per individuare elettori tenten- nanti e condizionarli in una certa direzione. I due reporter hanno puntato la lente su un’agenzia con sede a Londra, la Cambridge Analytica , che ha prestato consu- lenza sia per Leave.EU , il fronte APRILE2017 MC 61 MC A Un Risiko globale La mappa di Facebook D al lancio in Zambia nel 2014, quando il programma si chamava ancora Internet.org , Facebook Free Basics ha aggiunto altri 53 paesi al suo Risiko globale, incontrando poca resistenza sulla sua strada, soprattutto per l’assenza di un dibattito pubblico simile a quello che, in India, ha costretto Mark Zuckerberg a far retromarcia. Non esi- stono al momento degli studi che illustrino gli effetti sul modo in cui gli utenti attingono alle informazioni che circolano online, perché Facebook non cede volentieri i dataset generati (massa di dati prodotti dagli utenti) sulla sua piattaforma, a meno che non ci sia un chiaro ritorno, in termini di miglioramento del servizio o di immagine. I paesi in cui Facebook Free Basics è attivo al momento sono: 23 paesi africani, tra i quali Angola, Nigeria, Sudafrica, Kenya; un paese in Medio Oriente, Iraq; 10 in Asia, tra i quali Indonesia, Myanmar, Paki- stan e Thailandia; un paese in Oceania, Vanuatu; 18 paesi in America Latina e Caraibi, tra i quali Messico, Guatemala, Bolivia, Perù, Colombia e molti stati delle piccole Antille. G.Iazz. © Eduardo Woo, 2014
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