Missioni Consolata - Aprile 2017

gelico Jimmy Morales. La concla- mata appartenenza religiosa di questi leader non ha portato be- nefici (meno corruzione, più mo- ralità, ecc.) al Guatemala. Al con- trario, il paese centroamericano continua ad essere tra i più poveri e ingiusti del continente. Il caso del Brasile E poi c’è il caso del Brasile, il più grande paese cattolico del mondo (circa 123,2 milioni di persone, pari al 64,2% della popolazione nel 2010) 3 e allo stesso tempo uno dei paesi dove l’avanzata evangelica è più evidente e densa di conseguenze. Attenendoci ai dati del Censi- mento 2010 realizzato dall’Isti- tuto brasiliano di geografia e sta- tistica (Ibge), in Brasile esistono venti chiese evangeliche ufficiali, conteggiando le nuove (penteco- stali e neopentecostali) e quelle storiche (luterana, battista, pre- sbiteriana, metodista). Stando a queste statistiche, in totale esse raccolgono 42.275.438 persone. Tuttavia, dal 2010 al 2016 la cre- scita delle chiese evangeliche è continuata: secondo un’inchiesta dell’istituto Datafolha 4 , gli evan- gelici sono oggi il 29% dei fedeli brasiliani, sette punti percentuali in più del censimento del 2010, quasi totalmente ascrivibili alle nuove chiese. La stessa inchiesta segnala che il 44% degli evangelici si dichiara ex cattolico. Questa rapidissima avanzata delle nuove chiese ha avuto ed ha con- seguenze importanti sulla politica del paese. A Brasilia i parlamen- tari evangelici sono 90 (su 594), di cui 87 deputati e tre senatori (dato del settembre 2016). Tra le nuove chiese evangeliche emer- gono la Assembleia de Deus con 19 deputati, la Universal con 7 e la Evangelho Quadrangular con 4. A conferma della visione conser- vatrice che le caratterizza, va detto che al Congresso i politici evangelici sono alleati con i la- tifondisti e con i fautori dell’or- dine («bandido bom é bandido morto», il solo delinquente buono è quello morto), formando il cosiddetto schieramento BBB («bancada Bíblia, Boi e Bala», gruppo Bibbia, vacca e pallottola). Uno schieramento che, tra mag- gio e agosto del 2016, ha votato compatto per destituire la presi- denta eletta Dilma Rousseff ed eleggere al suo posto Michel Te- mer. Questi ha poi trovato in Marcos Pereira, vescovo della Chiesa Universale, il suo ministro dello sviluppo, industria e com- mercio. Un altro vescovo dell’Uni- versale, Marcelo Crivella, già se- natore, è il nuovo sindaco di Rio de Janeiro dal 1 gennaio 2017. Edir Macedo, fondatore e capo in- discusso della Chiesa Universale, sa come muoversi nel mondo dei media. Non soltanto egli controlla il colosso Rede Record, il secondo network televisivo del Brasile, ma sforna anche libri di successo. La sua autobiografia in tre volumi, «Nada a perder» (Niente da per- dere), ha venduto milioni di co- pie. In essa, tra l’altro, il vescovo Macedo non nasconde il proprio astio verso la Chiesa cattolica: «Il destino della Chiesa Universale è di fermare quella cattolica» ( A sina da Universal é barrar a Igreja Católica ). Ancora più interessante è «Plano de poder», un suo libro del 2008, in cui spiega che la con- quista del potere e l’instaurazione di una repubblica evangelica in Brasile sono un passo inevitabile. Anzi, l’ascesa degli evangelici è - il pastore valdese Giorgio Bou- chard - dialoga con la realtà sto- rica, predica, annunzia, testimo- nia del messaggio evangelico, però non “crea” la società civile, non la cristianizza. La sintesi della posizione comune a tutti gli evan- gelici è l’autonomia del politico ri- spetto al religioso» 2 . Un’afferma- zione questa che forse vale (o va- leva) per le chiese evangeliche storiche, ma non per le nuove de- nominazioni. Rese forti dal crescente numero di seguaci, le nuove chiese non soltanto non sono neutrali verso la realtà politica, ma interven- gono attivamente per indirizzarla o - lo spiegheremo - diventano esse stesse strumenti di pres- sione politica. Uno dei primi a usare per fini elet- torali e di potere i nuovi movi- menti religiosi fu il generale gua- temalteco Ríos Montt che nel 1978 lasciò la Chiesa cattolica per entrare nella «Iglesia Cristiana del Verbo», una chiesa pentecostale legata alla californiana «Christian Church of the Word» e alla destra religiosa statunitense. Nel 1982 egli assunse la presidenza del paese con un golpe militare. In seguito ricoprì varie cariche prima di finire sotto processo per geno- cidio. Nel 1991 divenne presi- dente un suo collaboratore, Jorge Serrano Elías, anche lui evange- lico. Di nuovo, nell’ottobre 2015, è stato eletto presidente l’evan- 56 MC APRILE 2017 © Igreja Universal A sinistra : interno del Tempio di Salo- mone, a San Paolo, durante la cerimonia inaugurale del luglio 2014. # AMERICA LATINA

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