Missioni Consolata - Aprile 2017

22 MC APRILE2017 A ll’origine della Ab3D c’è la fantasia e l’ingegno di Roy Ombatti. Roy, un gio- vane keniano di 27 anni, proviene da una famiglia cattolica della classe media che però fa fa- tica a pagargli gli studi fino a com- pletare l’università a causa della severa crisi economica che in Kenya, nei primi anni del 2000, colpisce in particolare il ceto me- dio. Conscio di questo, Roy fa te- soro dei suoi studi anche più di molti suoi coetanei e si impegna a fondo per realizzare il sogno colti- vato fin da bambino di diventare un ingegnere meccanico e creare oggetti meravigliosi, usando e sfi- dando le leggi della fisica e della matematica, e di portare cambia- menti positivi nella società attra- verso il suo lavoro. Dopo aver fatto la scuola primaria nella Consolata School di Nairobi, ha frequentato la secondaria alla Strathmore School e ottiene l’am- missione nell’Università di Nairobi, la più antica del paese, fondata nel 1956, ben prima dell’indipendenza del Kenya. Nell’attesa di comin- ciare il corso di Ingegneria mecca- nica cui si è iscritto, Roy coglie l’occasione offertagli da un suo zio, volontario di una Ong, e va in KENYA Pagina precedente: Roy Ombatti mostra una delle sue scarpe speciali. | A destra : piedi di bambini di un villaggio rurale. I bambini delle degli slums e delle zone rurali sono quelli che hanno i piedi più a rischio di pulci penetranti. | Qui sotto : una stampante al lavoro. | Sotto a destra : stampanti prodotte dalla Ab3D con pezzi di recupero e parti meccaniche locali. # Malawi a condividerne l’espe- rienza con bambini orfani a causa dell’Aids o Hiv positivi. Un’espe- rienza traumatica per lui, come ri- corderà in seguito, perché «oggi sono lì a giocare con uno di loro, e domani mi dicono che è morto». Vedendo di persona lo stato pie- toso del sistema sanitario del Ma- lawi, non diverso dallo stato in cui versano quelli di molte altre na- zioni nel continente, Roy sente che deve fare qualcosa e non solo stare a guardare. Ritorna in Kenya per iniziare l’università e comincia a tenere gli occhi aperti sulla sua stessa comunità per individuarne i bisogni e capire cosa lui possa fare per cambiare la situazione. Scopre presto che molti bambini delle famiglie più povere - quelli che vivono negli slum , le periferie degradate di Nairobi dove manca acqua, non ci sono fogne e nelle case non ci sono reti antizanzara - soffrono a causa di molte malattie che potrebbero essere facilmente curabili, anzi, anche evitate con un’adeguata prevenzione. Pur- troppo la gente degli slum non ha le risorse per uscire da quella si- tuazione. Il salto nella stampa 3D All’università ha un’occasione unica: partecipare ad una compe- tizione internazionale di stampa 3D, la 3D4D ( 3D for Development ) organizzata dalla Techfor Trade , una onlus ingelse impegnata a «cercare, promuovere e soste- nere un’innovazione tecnologica © Evans Onyango © Ab3D © Ab3D

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