Missioni Consolata - Aprile 2017

L’ autore Avvocato, insegnante universitario e scrit- tore. Ha conseguito il master in Diritto Inter- nazionale dei diritti umani all’Università di Essex, in Inghilterra, il dottorato in Legge alla Pontificia Università Cattolica del Perù (Pucp). È docente alla Facoltà di Legge della Pucp, all’Università del Pacifico e all’Univer- sità Nazionale San Marco. Eletto a difensore universitario della Pucp. Ha pubblicato di- versi volumi sui diritti umani, la discrimina- zione e i popoli indigeni, e tre romanzi di cui il primo tradotto in italiano nel 2011 per Emi con il titolo Cercando Almuneda . a rchivio Mc Sul Perù MC ha pubblicato numerosi arti- coli, ne segnaliamo solo alcuni: • Paolo Moiola, Le sbarre dell’ingiustizia , dossier MC, marzo 1999. • Gabriella Guarino, Le carceri-tomba del presidente , MC ott-nov 1999. • Paolo Moiola, La Chiesa tra potere e gente comune , dossier MC, maggio 2000. • Lorenzo De Ambrosis, I «terroristi» di San Tommaso , MC, giugno 2000. • Paolo Moiola, La bianca che voleva farsi Ashaninka , MC, settembre 2008. S uL web http://www.cverdad.org.pe http://www.cverdad.org.pe/ifinal/index.php da raggiungere, come « El ojo que llora », ma è sempre pieno di gente. Sembra che molti ab- biano capito che questo spazio è fondamentale per ricordare ciò che ha vissuto il Perù nel con- flitto. Ultimamente, pare che al- cuni cambiamenti pos- sano avvenire con il nuovo governo di Pedro Pablo Kuczynski. La ministra della Giu- stizia Marisol Pérez Tello pare in- tenzionata a fare in modo che lo stato accetti le sue responsabi- lità: è andata al « Ojo que llora » a chiedere perdono alle vittime della violenza. In più il governo sta per iniziare un programma per cercare i desaparecidos. La via peruviana ha le sue carat- teristiche e difficoltà, ma lo sforzo della Commissione e della gente impegnata nella costruzione di una società più giusta può lenta- mente ottenere risultati. Wilfredo Ardito Vega N ote 1- Nel dicembre del 1984, 123 persone, tra cui 19 bambini e ragazzi, furono assassinate dai militari della base di Putis, provincia di Huanta, Ayacucho, zona con forte presenza di Sen- dero Luminoso. I militari, dopo aver violentato alcune donne, uccisero i contadini buttan- done i corpi nelle fosse che le vittime stesse avevano scavato (ndr., cfr. Cvr, Informe Final , Tomo VII, cap 2, 14). 2- Nella località quechua di Uchuraccay, Ayacucho, il 26 gennaio 1983 furono assassinati otto giornalisti, la loro guida e un membro della comunità per mano dei membri della comu- nità di Uchuraccay stessa costituiti in un gruppo di autodifesa contro i Sendero Luminoso. Essi credevano che i giornalisti fossero parte della guerriglia. Uchuraccay si spopolò comple- tamente nel giro di pochi mesi in seguito alle 135 morti provocate da Sendero Luminoso e dalla repressione dell’esercito (ndr., cfr. Cvr, Informe Final , Tomo V, cap 2, 14). 3 e 9- Il 14 agosto 1985 una pattuglia dell’esercito uccise 62 persone, tra cui donne, anziani e bambini, di Accomarca, provincia di Vilcashuamán, Ayacucho (ndr., cfr. Cvr, Informe Final , Tomo VII, cap 2, 15). 4- In seguito a un attacco di Sendero Luminoso contro l’esercito il 13 maggio 1988, ci fu una violenta risposta delle forze armate che nei giorni seguenti, nelle comunità di Cayara, Erusco e Mayopampa, dipartimento di Ayacucho, provocò la morte o la sparizione di 39 persone ac- cusate di far parte della guerriglia (ndr., cfr. Cvr, Informe Final , Tomo VII, cap 2, 27). 5- Il 19 giugno 1986 più di 200 detenuti nel carcere di San Pedro (Lurigancho) e nell’ex car- cere di San Juan Bautista sull’isola El Fronton, accusati di terrorismo o già condannati, furono assassinati da agenti dello stato nel contesto di alcuni disordini scoppiati nei penitenziari (ndr., cfr. Cvr, Informe Final , Tomo VII, cap 2, 67). 6- Il Grupo Colina era lo squadrone della morte, costola dei servizi segreti, che operò du- rante il periodo di governo di Fujimori, catturando, arrestando e assassinando chi fosse so- spettato di sovversione (ndr., cfr. Cvr, Informe Final , Tomo III, cap 2, 3). 7- Per Sendero Luminoso, l’università La Cantuta fu la principale fonte di reclutamento e base per la trasmissione della sua ideologia. Nel luglio del 1992 furono sequestrati e uccisi 9 suoi studenti e il professore Hugo Muñoz (ndr., cfr. Cvr, Informe Final , Tomo VII, cap 2, 22). 8- Il 3 novembre 1991 il Grupo Colina assassinò 15 persone (compreso un bimbo di 8 anni) nella zona centrale di Lima, Barrios Altos (ndr., cfr. Cvr, Informe Final , Tomo VII, cap 2, 47). [*] I personaggi segnati con l’asterisco sono stati tutti, in diversi momenti, intervistati da MC. essere ricordato come un uomo gen- tile e innocuo: in pochi sanno che durante quegli anni migliaia di conta- dini furono assassi- nati. Per coltivare la memoria, in un primo momento si è formato il gruppo « Para que no se repita », il quale però non legava la violenza dei decenni passati a problemi permanenti del paese come il razzismo, o ai crimini contro i diritti umani più recenti, come quelli contro molti contadini uccisi negli ultimi anni. Nel 2005 è stato aperto il memo- riale « El ojo que llora » (l’occhio che piange), opera di una scul- trice olandese, Lika Mutal, fatta secondo la logica di uno spazio buddista di meditazione. Sarebbe stato meglio in Perù un memo- riale più vicino alla tradizione cri- stiana, alla quale apparteneva la maggioranza delle vittime, o laica. Comunque, l’assenza di altri spazi ha motivato i famigliari delle vittime a andare lì. Alla fine del 2015 è stato aperto il Lum « Lugar de la Memoria, la To- lerancia y la Inclusión Social », grazie al finanziamento del go- verno tedesco. Si trova in un quartiere benestante ed è difficile Perù 20 MC APRILE2017 La serie D agli anni Settanta, l’espe- rienza delle Commissioni per la verità si è diffusa in tutto il mondo con lo scopo di offrire ai singoli paesi interes- sati da un conflitto (spesso vio- lento) un percorso di giustizia non solo punitiva, ma che tenga conto delle esigenze di verità delle vittime e che aiuti la transizione verso la pace so- ciale. Le esperienze sono molte, ciascuna con le sue spe- cificità. Questo è il secondo ar- ticolo della serie. Il primo - sul S UDAFRICA - è apparso in MC dicembre 2016. L’ultimo romanzo di Wilfredo Ardito Vega. #

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