Missioni Consolata - Marzo 2017
MARZO2017 MC 81 Madeleine Delbrêl muore a 60 anni, il 13 ottobre 1964 a Ivry-sur-Seine, lasciando una gran quantità di scritti, poesie e testi sul suo tavolo di lavoro. Tali scritti stampati in migliaia di copie, hanno accom- pagnato la ricerca spirituale di intere generazioni. Il cardinal Carlo Maria Martini l’ha definita «una delle più grandi mistiche del XX secolo». Il carisma di Madeleine Delbrêl è ancora presente a Parigi e Amiens attraverso l’opera silenziosa di un gruppo di donne consacrate che ne hanno preso il testimone. Un comitato di «Amici di Ma- deleine Delbrêl» oggi raccoglie un gruppo di oltre 500 persone nella sola Francia, in altri paesi conti- nua a crescere e diffondersi la sua originale spiri- tualità così strettamente legata al mondo del la- voro. Il 12 maggio 1993, è stato concesso dalla Santa Sede il nulla osta per la causa di beatifica- zione; i vescovi di Francia, nel 2004, celebrando il centenario della nascita, affiancando la sua figura a quella di Santa Teresa di Lisieux, hanno definito la Serva di Dio Madeleine Delbrêl «Faro di luce per avventurarci nel terzo millennio». Don Mario Bandera Un ideale che continua ancora oggi… Grazie al Cielo, il nostro lavoro fra la gente non si è esaurito con la nostra attività, è presente in diverse nazioni e non mostra segni di cedimento. MC R • Nuova evangelizzazione | Periferie • Tu vivevi, io non ne sapevo niente Tu vivevi, io non ne sapevo niente. Avevi fatto il mio cuore a tua misura, la mia vita per durare quanto Te, ma poiché Tu non eri presente, il mondo intero mi pareva piccolo e stupido e il destino degli uomini insulso e cattivo. Quando ho saputo che Tu vivevi, Ti ho ringraziato di avermi fatto vivere, Ti ho ringraziato per la vita del mondo intero. (A ricordo dell’«abbagliante incontro con Dio» av- venuto il 29 marzo 1924, quando aveva vent’anni). L’estasi delle tue volontà Quando quelli che amiamo ci chiedono qualcosa, noi li ringraziamo di avercelo chiesto. | Se a te pia- cesse, Signore, chiederci una sola cosa | in tutta la nostra vita, | noi ne rimarremmo meravigliati | e l’aver compiuto questa sola volta la tua volontà | sarebbe «l’avvenimento» del nostro destino. Ma poiché ogni giorno ogni ora ogni minuto | tu metti nelle nostre mani tanto onore,| noi lo tro- viamo così naturale da esserne stanchi, | da es- serne annoiati. Tuttavia, se comprendessimo | quanto inscruta- bile è il tuo mistero, | noi rimarremmo stupefatti |di poter captare queste scintille del tuo volere |che sono i nostri microscopici doveri. Noi saremmo abbagliati nel conoscere, |in questa tenebra immensa che ci avvolge, | le innumerevoli | precise | personali | luci della tua volontà. Il giorno che noi comprendessimo questo, an- dremmo nella vita | come profeti, | come veg- genti delle tue piccole provvidenze, | come me- diatori dei tuoi interventi. Nulla sarebbe mediocre, perché tutto sarebbe vo- luto da te. | Nulla sarebbe troppo pesante, perché tutto avrebbe radice in te. | Nulla sarebbe triste, perché tutto sarebbe voluto da te. | Nulla sarebbe tedioso, perché tutto sarebbe amore di te. Noi siamo tutti predestinati all’estasi, | tutti chia- mati a uscire dai nostri poveri programmi | per ap- prodare, di ora in ora, ai tuoi piani. Noi non siamo mai dei miserabili lasciati a far nu- mero, | ma dei felici eletti, | chiamati a sapere ciò che vuoi fare, | chiamati a sapere ciò che attendi, istante per istante, da noi. Persone che ti sono un poco necessarie | persone i cui gesti ti mancherebbero, | se rifiutassero di farli. Il gomitolo di cotone da rammendare, la lettera da scrivere, | il bambino da alzare, il marito da rasse- renare, | la porta da aprire, il microfono da stac- care, | l’emicrania da sopportare: | altrettanti trampolini per l’estasi, | altrettanti ponti per pas- sare dalla nostra povertà, | dalla nostra cattiva vo- lontà | alla riva serena del tuo beneplacito. Madeleine Delbrêl
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