Missioni Consolata - Marzo 2017
MARZO2017 amico 73 Che lavoro stai facendo oggi? Sono viceparroco nella parrocchia Cuore Imma- colato di Maria e mi dedico all’animazione mis- sionaria giovanile: in poche parole sono un prete d’oratorio, dove spendo gran parte del tempo in- sieme ad alcuni giovani e bambini che lo fre- quentano tutti i giorni. Qual è la difficoltà più grande che incontri? E quale la soddisfazione? L’esperienza di un oratorio quotidiano nella no- stra parrocchia è nuova, e una delle difficoltà che trovo è la mancanza di disponibilità degli adulti a condividere con i ragazzi. Noi adulti, in questa vita frenetica, non troviamo molte volte il tempo per stare con i più piccoli. La grande soddisfazione è che i ragazzi possono venire tutti i giorni in oratorio a giocare, fare i compiti, parlare, scherzare, e sempre trovano un prete che li accoglie, gioca e scherza insieme a loro. Cosa possiamo offrire al mondo come missio- nari della Consolata? Quali sono le ricchezze che possiamo condividere con gli altri? Come missionari, possiamo offrire umanità, vici- nanza, ascolto, in un mondo assetato. Noi missionari, e quindi noi tutti cristiani, siamo chiamati a farci compagni di strada, specialmente con le persone deboli e sofferenti. Cosa dovremmo fare, secondo te, per avere più impatto nel mondo giovanile? Uscire dalle nostre sacrestie, dai nostri uffici, dalle nostre stanze e andare incontro ai giovani che ci aspettano. Dedicare più tempo a loro, andare nelle scuole, creare alleanze con tutte le strutture che si dedi- cano alla formazione dei giovani. E un’altra cosa da fare è smetterla di giudicarli e condannarli per tutto: hanno bisogno di guide e testimoni, non di persone che sanno solo con- dannarli. Che frase, slogan, citazione proporresti ai gio- vani che si avvicinano ai nostri centri, e perché? Con te, giovane che leggi questo racconto, con- divido la frase che mi ha accompagnato fin da piccolo, quando andavo a pregare con le suore della Consolata nella mia parrocchia, e che, in parte, è causa della scelta di vita fatta oggi. È una frase del cantico di Zaccaria che preghiamo nelle lodi del mattino: «E tu, bambino, sarai chia- mato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade». Buon cammino. Luca Lorusso © Dawinso Licona Sierra © Dawinso Licona Sierra © Dawinso Licona Sierra
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