Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2017
MCO Fondazione Missioni Consolata Onlus Cooperando... www.missioniconsolataonlus.it di Chiara Giovetti L’anno più caldo di sempre. Di nuovo I l 2016 si avvia ad essere l’anno più caldo di sempre. Lo diceva lo scorso novembre l’ Organizzazione Meteorologica Mondiale (Wmo) delle Nazioni Unite, lo aveva anticipato a luglio 2016 la Nasa, l’a- genzia aerospaziale statunitense. Occorrerà aspettare l’elabora- zione definitiva delle rilevazioni 2016, ma i dati pubblicati dall’agenzia meteorologica a novembre in occasione del Cop22, la ventiduesima conferenza Onu sul cambiamento climatico, indicavano una tempera- tura di 0,88 gradi Celsius superiore alla media registrata fra il 1961 e il 1990 e più alta di 1,2 gradi rispetto all’epoca pre industriale. Sempre secondo la Wmo, i dati preliminari di ottobre indicavano che le tempe- rature continuavano a essere a un livello sufficientemente alto da re- stare ben sopra il valore annuale del 2015, che era stato di 0,77 gradi. L’effetto di El Niño, che l’anno scorso veniva da alcuni studiosi indi- cato come fenomeno corresponsabile dell’innalzamento delle tempe- rature, è terminato a maggio 2016 dopo aver lasciato una scia di epi- sodi di siccità in Africa, Sudest asiatico, Sud America, India, Etiopia, Australia orientale e diverse isole del Pacifico occidentale tropicale. Sempre lo scorso novembre il Washington Post riportava le segnala- zioni di diversi osservatori secondo i quali le temperature all’Artico erano più alte della norma di circa venti gradi, mentre una vasta area di aria fredda si era spostata sulla Siberia. A questo si aggiungeva un più lento ricongelamento dell’acqua: la superficie della banchisa po- lare, infatti, normalmente raggiunge l’estensione minima a settem- bre, poi comincia a riformarsi. Ma quest’anno, almeno fino a novem- bre, lo ha fatto più lentamente del solito. L’area ghiacciata, riportava il quotidiano statunitense, era ancora più ridotta di quanto non fosse nel 2012, anno in cui l’estensione dei ghiacci aveva toccato i suoi mi- nimi storici. La situazione dei gas serra Quanto ai dati sulla concentrazione dei gas serra nell’atmosfera, ri- portava ancora il comunicato del Wmo, sembravano mostrare a no- vembre una tendenza al rialzo: nel 2015 la concentrazione media di anidride carbonica - il gas serra ritenuto più «colpevole» del riscalda- mento globale - aveva raggiunto le 400 parti per milione (ppm) e, seb- bene le medie 2016 non siano ancora disponibili, l’agenzia meteorolo- gica riportava valori registrati sino a novembre dell’anno scorso in di- verse stazioni di rilevazione nel mondo. Quella di Mauna Loa (Hawaii) aveva rilevato a maggio 407,7 ppm, il più alto valore mensile mai regi- strato. Diverso invece il trend delle emissioni di anidride carbonica, che si attestano su livelli praticamente stabili per il terzo anno conse- cutivo, nonostante un aumento del Pil mondiale pari al 3,4 per cento nel 2014 e al 3,1 nel 2015. La Iea, Agenzia internazionale dell’energia, rimarca che nei tre precedenti momenti storici in cui si era registrata una diminuzione delle emissioni - nei primi anni Ottanta, nel 1992 e nel 2006 -, la riduzione era associata a una «frenata» dell’economia mondiale; il dato attuale invece sarebbe imputabile alla progressiva 68 MC GENNAIO/FEBBRAIO2017 Si è svolta lo scorso novembre a Marrakech, Marocco, la ventidue- sima Conferenza sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (Cop22). Essa ha fissato le procedure e i metodi per arrivare entro il 2018 al regolamento di attuazione degli impe- gni presi a Parigi alla precedente conferenza. La Cop21 del 2015, stabiliva fra le altre cose l’obiettivo di contenere il riscaldamento globale sotto i due gradi di aumento rispetto ai valori dell’epoca preindustriale.
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